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Sostenibilità

Danimarca, addio ai combustibili fossili entro il 2050

Supertasse sui idrocarburi inquinanti e aumento delle centrali eoliche fra le iniziative del governo danese, ma la scelta comporterà decisioni difficili

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Eliminare la dipendenza dai combustibili fossili entro il 2050. E’ l’obiettivo ambizioso della Danimarca che punta a essere uno dei primi paesi al mondo a rifornirsi di sola energia rinnovabile. Tra gli espedienti del Paese per disincentivare l’utilizzo di idrocarburi una tassa sui combustibili inquinanti dieci volte superiore a quella odierna e un aumento di sei volte dell’energia prodotta dal vento.Un intervento simile implicherà scelte molto difficile e sofferte. “Il mio governo – racconta il primo ministro danese, Lars rasmussen – studierà le raccomandazioni del rapporto molto da vicino, e presenterà una road map con una data per liberarci dai combustibili fossili. Un piano per una transizione come questa toccherà ogni settore della società, e implicherà scelte molto difficili”.Attualmente la Danimarca produce 3mila megawatt di energia dalle centrali eoliche, principalmente offshore, una quantità che dovrebbe crescere a 18mila nei prossimi 40 anni. Le tasse sull’energia prodotta da combustibili fossili dovrebbe salire da 5 corone danesi per gigajoule a 50 entro il 2030. Altri interventi dovrebbero riguardare l’introduzione di punti di ricarica per auto elettriche e il miglioramento del sistema di distribuzione dell’energia con l’installazione in tutte le case di contatori ‘intelligenti’. “L’obiettivo è possibile – ha sottolineato Rassmussen – anche se ha implicazioni sul piano del debito e dei posti di lavoro che vanno studiate, ma sappiamo che dobbiamo partire adesso per raggiungerlo”.

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Nyhavn, il vecchio porto di Copenaghen (Danimarca)