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Sostenibilità

Expo: la scommessa di Astana e di Dubai

Il Kazakistan avrà a disposizione 93 giorni per spostare l’attenzione verso un mondo senza gas, benzina e carbone, mentre nel 2020 gli Emirati affronteranno le sfide sulla sostenibilità e la mobilità di domani

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Abbiano iniziato a conoscerlo dalle poltroncine del Padiglione realizzato a Expo Milano 2015. Ora è tempo di toccare con mano quanto il Kazakistan – Paese in rapido sviluppo economico – ha promesso per la sua Esposizione Internazionale, in programma ad Astana dal 10 giugno al 10 settembre e dedicata all’Energia del Futuro. A differenza dell’Expo milanese, quella di quest’anno non sarà un’esposizione universale ma internazionale: un’Expo in versione ridotta, ma con obiettivi altrettanto ambiziosi.Leader nella produzione di gas, benzina e carbone, il Kazakhstan è tra quei Paesi che già si sono posti il problema di cosa fare quando la disponibilità di queste risorse terminerà. Durante i 93 giorni della manifestazione – alla quale parteciperanno oltre 110 Paesi (Italia compresa) e 18 organizzazioni internazionali – i circa 5 milioni di visitatori attesi potranno partecipare a più di 3 mila eventi a tema, mentre documenti politici globali saranno elaborati con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita a basso consumo energetico e con ampio uso di fonti rinnovabili di energia. Oltre alla portata dell’evento, un’altra differenza con Expo Milano è nel futuro del sito espositivo, che sorgerà su un’area di 174 ettari: al termine dell’evento, il sito di Astana non verrà smantellato, ma diventerà la sede di un centro finanziario internazionale. Info: expoastana2017.com

DUBAI – Connecting minds, creating the future

Partendo sempre da Expo Milano, restano indimenticabili le dune del deserto progettate dall’archistar Norman Foster e che contraddistinguevano il padiglione degli Emirati Arabi Uniti, una struttura che ha fatto da ponte per l’Esposizione universale meneghina e la prossima di Dubai, la prima in Medio Oriente. Il tema dell’evento – in programma tra il 20 ottobre 2020 e il 10 aprile 2021 – è Connecting Minds, Creating the Future (Connettere le menti, creare il futuro) che affronterà le opportunità di business, e le sfide di sostenibilità e mobilità del futuro. Sono attesi 25 milioni di visitatori di cui – una prima volta assoluta per un’Expo – il 70% dall’estero. Il sito, un’area di circa 700 mila metri quadri che darà prova delle grandi capacità realizzative degli emiri, è in costruzione e sorgerà a metà strada tra Abu Dhabi e la stessa Dubai. Per realizzarlo il budget sfiora gli 8 miliardi di dollari, ma tra infrastrutture e trasporti, progetti residenziali e commerciali a esso collegati, la spesa potrebbe superare i 60 miliardi. Expo Dubai 2020 rappresenterà solo una delle opportunità di crescita e cambiamento per l’intero Paese, che guarda con grande interesse al business delle rinnovabili. Non a caso, il 50% dell’energia necessaria per il funzionamento del sito espositivo sarà generata dal fotovoltaico. Sarebbe un altro record storico per gli organizzatori… Info: expo2020dubai.ae