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Sostenibilità

La rivoluzione verde di Vancouver

Presentato un piano in 10 punti che farà della città canadese la ‘Mecca per le imprese verdi”

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Per quasi tre anni, la città di Vancouver ha lavorato su un piano per diventare la città “più verde” del mondo entro il 2020. Sono stati fatti piccoli passi, come ad esempio la costruzione nel centro della città di piste ciclabili separate dal resto della strada, l’autorizzazione all’allevamento di galline da cortile e la definizione di standard minimi di efficienza per la costruzione di nuovi edifici. Ma adesso la città pianifica dei cambiamenti nei prossimi nove anni che altereranno radicalmente il modo in cui la comunità d’affari, i proprietari di case, il governo e i suoi collaboratori operano nei confronti dell’ambiente. Poiché si richiede che entro il 2020 tutti i nuovi edifici siano a emissioni zero, per la costruzione di infrastrutture per il rifornimento di macchine elettriche in modo da raddoppiare il numero di lavori ecosostenibili nella città, il piano d’azione per la città più verde dispone un programma molto aggressivo.Il progetto di base è stato presentato nel gennaio 2010 e, sempre lo scorso anno, i cittadini hanno espresso il loro parere. Da questa consultazione pubblica l’amministrazione comunale ha delineato 10 aree chiave su cui intervenire come la riduzione dei gas a effetto serra, il miglioramento della produzione alimentare e del trasporto pubblico, senza dimenticare la green economy. “Stiamo presentando il piano più ambizioso di gestione ambientale al mondo per offrire un radioso futuro verde ai nostri cittadini”, ha dichiarato fiero il deputy city manager di Vancouver, Sadhu Johnston. Secondo il rapporto si stima che entro il 2020 potrebbero essere creati oltre 10.400 nuovi posti di lavoro ‘verdi’. Fra i progetti di più difficile realizzazione, ha ammesso Johnston, c’è il miglioramento del trasporto pubblico che richiede molta collaborazione da parte dei partner governativi, ma il rappresentante della city ha aggiunto che, anche grazie alla volontà dell’opinione pubblica, il trasporto pubblico è una delle aree di intervento dove la rivoluzione verde può essere facilmente attuata. Resta da risolvere il problema del budget: nel progetto, infatti, non vengono date indicazioni sui costi che Vancouver dovrò affrontare. Questo perché, spiega l’amministrazione comunale, non si poteva fornire una stima globale sui costi. Via via che i singoli progetti verranno portati avanti, i costi dovranno essere approvati dal consiglio comunale. In dettaglio la rivoluzione verde di Vancouver in 10 punti:

1. Sviluppo della green economy per “assicurare a Vancouver una reputazione internazionale di Mecca per l’impresa verde”;2. Eliminare la dipendenza dai carburanti fossili;3. Bioedilizia: diventare il punto di riferimento mondiale nella progettazione e costruzione di “edifici verdi”;4. Trasporti: favorire gli spostamenti a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici;5. Rifiuti: Ridurre i rifiuti solidi da destinare in discarica o inceneritore del 50% rispetto ai livelli del 2008;6. Contatto con la natura: “I residenti a Vancouver dovranno godere di un impareggiabile accesso agli spazi verdi, tra cui una foresta urbana fra le più spettacolari del mondo;7. Impronta più leggera: “Realizzare sul pianeta un’impronta ecologica”;8. Acqua pulita: “ Vancouver avrà l’acqua potabile migliore del mondo”;9. Aria Pulita: “Respirare l’aria più pulita rispetto a qualsiasi altra grande città al mondo”;10. Cibo Locale: “Aumentare le risorse alimentari della città e dei quartieri del 50%”.