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Le barricate contro gli stranieri? Sono roba da Medioevo

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«Invece di gridare allo scandalo quando un’impresa italiana viene acquisita dagli stranieri, dovremmo piuttosto adoperarci per favorire l’espansione all’estero delle nostre aziende, che spesso faticano a varcare i confini nazionali». È l’opinione del noto economista Giacomo Vaciago, che considera poco più di una perdita di tempo le discussione sulla difesa dell’italianità dei grandi gruppi industriali.

Nessun problema, dunque, se Telecom finisce in mano agli spagnoli e Alitalia va ai francesi? Rispondo con una domanda: cosa vogliamo fare per impedirlo? Forse le barricate come nel Medioevo?

Alcuni settori, come le telecomunicazioni, vengono considerati strategici e troppo preziosi per darli agli stranieri. Non è d’accordo? Direi che qualcuno si dimentica qual era il grande disegno che ha portato alla creazione dell’euro.

Qual era? Favorire la nascita di un grande spazio economico comune nel Vecchio Continente, in cui i tedeschi o i francesi possono venire liberamente a investire in Italia o in Spagna e viceversa. Il guaio è che gli stranieri sono interessati a prendersi il meglio del nostro paese, cioè le aziende profittevoli che hanno già le spalle solide o un marchio affermato, lasciandoci il peggio.

Dunque? Invece di pensare a erigere barriere contro i gruppi esteri, dobbiamo favorire quelle imprese italiane che oggi hanno la capacità di espandersi oltreconfine e convincere le aziende straniere a venire da noi per fare investimenti produttivi, non soltanto per le acquisizioni.

Come possiamo riuscirci? La risposta non è difficile: bisogna togliere a tutte le imprese, italiane o straniere che siano, le palle al piede che impediscono gli investimenti produttivi nel nostro paese, a cominciare da una burocrazia inefficiente, che costringe chi vuole avviare un’attività a gestire una montagna di autorizzazioni amministrative e di carte bollate.

Cosa ne pensa del piano di Destinazione Italia del Governo Letta? Se verrà realizzato completamente, rappresenterà senza dubbio un progresso. Speriamo però che si passi presto dalle parole ai fatti e che i provvedimenti non rimangano inapplicati, come è già avvenuto in passato.

ARTICOLO PRINCIPALE – Benvenuti in Italia!

Credits Images:

Giacomo Vaciago