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I have a dream: un fisco con due sole tasse

Una sui redditi e una sui consumi, più un’eventuale patrimoniale: la proposta arriva dal governo. Ma allora si può uscire dal labirinto delle scadenze eterne: e si combatterebbe davvero l’evasione

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«In un sistema fiscale ideale dovrebbero esserci due o tre grandi tasse: sui redditi, sui consumi e, se il Parlamento lo decide, una patrimoniale. È inutile avere 150 tasse. Bisogna eliminare le tasse piccole non funzionali al sistema». Incredibile ma vero, queste parole arrivano da un esponente del governo italiano. Sì, proprio quello che da generazioni – a prescindere dai partiti – sembra in grado di inventare e applicare gabelle sempre nuove e fantasiose.

L’uomo della speranza è il vice ministro dell’Economia, Luigi Casero, che in audizione alla Commissione parlamentare per la Semplificazione ha raccontato come sarebbe il fisco italiano semplice, con due sole tasse. «Il nostro Paese è ancora a elevatissima evasione. Una delle evasioni più elevate fra i Paesi nostri concorrenti», ricorda Casero, «con un sistema fiscale farraginoso e complesso, che dimostra che non è la complessità del sistema, o il numero eccessivo delle norme, che combatte l’evasione».

COME SAREBBE IL FISCO CON DUE SOLE TASSE

Quali sono gli strumenti a disposizione di un don Chisciotte intenzionato a combattere i mulini a vento del fisco? «Bisogna utilizzare tutti gli strumenti digitali in grado di rendere sistema più efficiente, a partire dalla fatturazione elettronica tra privati che elimina 3 tipi su 4 di evasione Iva», spiega ancora il viceministro Casero. L’e-fattura – che dovrà essere autorizzata dall’Ue – elimina infatti le fatture false (evasione fraudolenta), la mancata registrazione da parte di una delle parti e quella basata sulla riduzione degli importi.