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Da Space X a The Boring Company, il futuro dei trasporti secondo Elon Musk

I missili per il turismo spaziale, le supercar elettriche e ora i treni che viaggiano nell’aria: ecco la nuova frontiera del visionario della Silicon Valley

Dal turismo spaziale ai treni che volano letteralmente nell’aria. Il futuro dei trasporti è nella testa di Elon Musk, il visionario imprenditore di Space X, Tesla e protagonista anche di Hyperloop. Si tratta del nuovo treno da 1.000 km/h che viaggia sospeso nell’aria grazie a capsule elettromagnetiche che schizzano all’interno di gallerie “sottovuoto” per evitare l’attrito dell’aria.

IL FUTURO DEI TRASPORTI VA SOTTO TERRA

Il futuro dei trasporti è quindi nei tunnel sotterranei all’interno delle città, e non solo per i treni ma anche per auto, moto e pedoni. Il progetto di Musk – definito dall’imprenditore “The Boring Company” – prevede diversi strati di gallerie, fino a 30. L’idea è quella di lanciare il progetto a Los Angeles: il sindaco della città Eric Garcetti ha infatti promesso in un’intervista la predisposizione dei tunnel per far circolare auto, moto e pedoni. Anche se il progetto originale della città è pensato solo per i collegamenti da e per l’aeroporto. La costruzione del primo tunnel è già cominciata partendo proprio dalla sede di Space X a Los Angeles. Come si vede nel teaser della compagnia, l’idea sarebbe quella di caricare le vetture sui dei carrelli automatici in grado di raggiungere i 200 km/h sotto terra, senza ostacoli e senza consumo di carburante.

Ecco il teaser di The Boring Company:

I TUNNEL DI THE BORING COMPANY

Ma a che cosa si deve il nome The Boring Company? All’idea di Mask che il traffico sia «noioso». Ecco perché per risolvere il problema andrebbe sfruttato lo spazio sotterraneo inutlizzato. Musk ha dichiarato che per raggiungere l’obiettivo di realizzare una rete stradale 3D in tempi “umani” bisognerà aumentare da 5 a 10 volte la velocità di scavo delle gallerie riducendo allo stesso tempo i costi di realizzazione. Come? Su questo ci sta ancora lavorando.

Credits Images:

I primi moduli di The Boring Company