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Draghi avverte: “Non è ancora finita”. Crescita debole anche per il 2013

Il presidente della Bce si rivolge a Italia e Spagna: “Più velocemente agiranno, più in fretta le condizioni dei mercati torneranno alla normalità”. Nessuna decisione in termini di politica monetaria

La crescita debole di fine 2012 si protrarrà anche nel 2013. È la previsione della Banca centrale europea al termine della riunione mensile del Consiglio direttivo a Francoforte. Commentando la riunione della Bce, il presidente Mario Draghi ha evidenziato come gli “indicatori disponibili continuano a segnalare una attività debole . L’attività economica – ha aggiunto – continua a essere sostenuta dalle nostre misure di politica monetaria convenzionali e non, ma il necessario processo di aggiustamento dei bilanci nei settori finanziario e non finanziario, assieme a una ripresa globale non uniforme, continuerà a frenare il ritmo della ripresa”. Per i paesi dell’Eurozona, ha aggiunto il presidente della Bce, “è fondamentale mantenere gli sforzi per ripristinare solide posizioni fiscali, in linea con gli impegni assunti nell’ambito del Patto di stabilità e crescita e delle raccomandazioni del semestre europeo”. Per Draghi “il pieno rispetto della cornice di governance dei bilanci, compresa la rapida attuazione del patto fiscale, manderà un segnale forte ai mercati e rafforzerà la fiducia nella solidità delle finanze pubbliche”. Guardando all’Italia, Mario Draghi ha sottolineato i “progressi significativi” del Paese, così come quelli della Spagna; “ma non è affatto finita – ha precisato – Devono fare molto di più non solo per quanto riguarda il consolidamento fiscale ma soprattutto con le riforme strutturali. Più velocemente questi paesi agiranno, più in fretta le condizioni dei mercati finanziari europei torneranno alla normalità”. Annunciata una nuova serie di banconote

INFLAZIONE. Secondo la Bce, “a causa degli elevati prezzi dell’energia e dell’aumento delle imposte indirette in alcuni paesi dell’area dell’euro, il tasso di inflazione dovrebbe mantenersi al di sopra del 2% per il resto del 2012”. I prezzi, ha aggiunto Mario Draghi, “dovrebbero scendere sotto tale livello nel corso del prossimo anno”.

POLITICA MONETARIA. Nessuna anticipazione, invece, sulla politica monetaria del prossimo anno. A una domanda sulla possibilità di nuove iniezioni di liquidità o di tagli al tasso di interesse, Draghi ha affermato: “Non abbiamo deciso che cosa faremo l’anno prossimo in termini di politica monetaria”.

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Mario Draghi