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Il lusso del futuro? Vivere in una smart city

I servizi tecnologici dei migliori centri abitati faranno la differenza nella qualità della vita delle persone e nella ricerca di opportunità di lavoro

Vivere in una smart city farà la differenza nella qualità della vita delle persone tra pochi anni. Nelle città intelligenti, infatti, si ridurranno i consumi energetici, ma anche traffico e criminalità. La scelta della metropoli giusta, dunque, sarà una discriminante per i progetti di vita del futuro garantendo migliori opportunità lavorative e standard di vita.

Lo sostiene uno studio di Bofa Merrill Linch, che ha provato a misurare il prograsso nelle smart city grazie a infrastrutture tecnologiche, edifici e case smart, sicurezza tecnologica e mobilità all’avanguardia. Nelle principali città considerate “smart” – sostiene la ricerca – c’è un calo del consumo di energia del 30% e minori perdite d’acqua, una sensibile diminuzione della delinquenza e un calo dei ritardi dovuti al traffico del 20%. Dove sono queste città? Nella top ten figurano Singapore, Londra, New York, seguite da Parigi, Tokyo, Stoccolma, Amsterdam, Seul, Vienna, Zurigo.

Oggi il 55% della popolazione mondiale vive in aree urbane, ma le campagne sono destinate a depopolarsi ancora portando questa percentuale al 70% entro il 2050. Questo ha portato 62 trilioni di dollari in più al pil globale, che diventeranno 115 entro il 2030. Questo, d’altra parte, ha portato maggiori disuguaglianze tra le smart city e i centri meno attrezzati (si calcola che servirebbero 78 trilioni di investimenti per ammodernarle tutte) e nel 75% delle metropoli si vive peggio di 20 anni fa con crescenti paure legate al terrorismo e alla criminalità