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Napolitano ai pessimisti: “Non facciamoci atterrire dalla crisi”

Dalla Romania il capo dello Stato commenta i dati negativi sull’Italia e invita il Paese a unirsi “per fronteggiare le sfide che abbiamo davanti. L’Europa può fare molto”

Un’Italia in pessima posizione per quanto riguarda l’occupazione giovanile, il livello salariale, la pressione fiscale. È il quadro delineato dall’Ocse, dalla Bce, ma anche dagli imprenditori italiani che – a poche ore dall’approvazione della manovra – tornano a chiedere misure per lo sviluppo dell’economia italiana. In visita da Bucarest, il capo dello Stato Giorgio Napolitano esorta l’Italia a non lasciarsi prendere dal pessimismo. “Non facciamoci atterrire dai dati negativi sulla crisi” afferma il Presidente, che invita ad affrontare la situazione con coraggio, senza farsi intimorire da dati che confermano una nostra performance negativa già nota.“Nei mercati – aggiunge il presidente Napolitano – c’è stata una crisi di fiducia nel sistema Italia o, meglio, più che nel sistema Italia, nella situazione di sostenibilità finanziaria del nostro Paese per il debito pubblico accumulato nei decenni. Ci siamo portati dietro questa grande massa di debito accumulato con grande accortezza. Abbiamo gestito molto bene il servizio del debito pubblico, le varie emissioni dei titoli, sono il Tesoro, la Banca d’Italia stati tecnicamente molto bravi”. L’Italia, nel suo insieme, ha detto il capo dello Stato, ha sottovalutato che questo debito accumulato potesse pesare come un “macigno”. Ma non dobbiamo scoraggiarci, possiamo riconquistare la fiducia dei mercati, “abbiamo da far valere tutti i nostri titoli”. Siamo un grande Paese, abbiamo una grande economia, abbiamo una grande storia, abbiamo straordinarie riserve ed energie, capitale umano e imprenditoriale, un dinamismo straordinario delle imprese. Ci saranno da rivedere molte cose, molti comportamenti, scelte del passato. Tutti dobbiamo ricordare che non siamo nel 1980. Nascano comportamenti adeguati, realmente validi per superare le sfide di oggi”.In quest’ottica l’Unione europea, spiega Napolitano, non è una camicia di forza per i governi ma offre “grandi potenzialità ed enormi benefici ai nostri cittadini. Con le sue istituzioni può e deve fare molto per sostenere lo sviluppo e per risanare le situazioni finanziarie più squilibrate”. Certo, da parte nostra bisogna rimboccarsi le maniche e “dobbiamo riuscire a sprigionare un forte cemento nazionale unitario per fronteggiare le sfide che abbiamo davanti”.

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Giorgio Napolitano