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Ricchi sempre più ricchi: la crisi non è per tutti

Recessione e declino economico vedono come rovescio della medaglia la concentrazione dei grandi patrimoni. E la ripresa così si allontana

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I ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Il mantra delle proteste sociali diventa realtà nella fotografia che Oxfam fa di questi anni di crisi nel rapporto Partire a pari merito: eliminare la disuguaglianza estrema per eliminare la povertà estrema.

Da una parte c’è il racconto quotidiano del declino economico in atto da quasi sette anni, dall’altra ci sono i dati di Forbes che raccontano il raddoppio dei miliardi nel mondo e l’ingrossamento dei grandi patrimoni (+124% negli ultimi quattro anni). E si scopre così che gli 85 super miliardari della Terra hanno la stessa ricchezza di metà del resto del pianeta, quella più povera.

ESPLOSIONE DEL DIVARIO. Come riporta Repubblica, 7 persone su 10 vivono in Paesi in cui le disuguaglianze si sono ingigantite rispetto a 30 anni fa.

«Questi dati», ha detto Winnie Byanyima, direttore esecutivo di Oxfam International, «ci mostrano una realtà che non possiamo evitare di vedere: l’estrema disuguaglianza economica oggi non è uno stimolo alla crescita, ma un ostacolo al benessere dei più. Finché i governi del mondo non agiranno per contrastarla, la spirale della disuguaglianza continuerà a crescere, con effetti corrosivi sulle istituzioni democratiche, sulle pari opportunità e sulla stabilità globale».

Un esempio è l’India: negli anni Ottanta i poverissimi erano circa la metà della popolazione, oggi sono quasi tre quarti i cittadini che soffrono la malnutrizione. E gli indigenti nell’Africa nera, secondo l’Onu, sono 38 milioni in più di 15 anni fa.

DONNE E WELFARE. Se sono appena 23 le donne Ceo nella lista Fortune 500 e solo 3 fra i trenta più ricchi del mondo, è proprio il sesso femminile a soffrire le maggiori difficoltà sociali. Il divario salariale rimane netto in tutte le economie, mentre sono 600 milioni le donne (il 53% delle lavoratrici) che non hanno sicurezza del posto di lavoro.

L’Oxfam raccomanda ai governi di garantire salari minimi dignitosi, puntare sull’uguaglianza tra generi, assicurare reti di protezione sociale e accesso a salute e istruzione gratuite per i loro cittadini. E fa riflettere il calcolo che racconta come la tassazione dell’1,5% dei superpatrimoni avrebbe potuto salvare 23 milioni di vita nei 49 Paesi più poveri al mondo.

E L’ITALIA? Secondo l’Ocse, in Italia la disuguaglianza economia è salita del 33% dagli anni Ottanta. Lo squilibrio è tale che l’1% dei più ricchi “vale” quanto 36,6 milioni di connazionali (60%).

Raddoppiati anche gli indigenti in tempi di crisi: oggi sono oltre 6 milioni, quasi il 10% dell’intera popolazione.

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