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Video – Monti: “Favorire concorrenza e merito”. Via alle liberalizzazioni

Gli interventi del governo in programma nelle prossime settimane; provvedimenti che richiederanno meno sacrifici e dovranno ridurre i privilegi delle categorie. “L’euro? Non è in crisi”, ecco perché

Da una parte la liberalizzazione del mercato italiano, da pianificare nei prossimi 15 giorni, dall’altra l’idea di una politica economica di largo respiro, che coinvolga tutta l’Unione europea e non un singolo Paese. Mario Monti, spiega direttamente agli italiani i prossimi passi del suo governo; dal palco di Che tempo che fa – programma di Raitre condotto da Fabio Fazio, ieri seguito da oltre 6 milioni di spettatori (20% di share) – il presidente del Consiglio assicura che di manovre che richiedono sacrifici (vedi aumento della tassazione) non ce ne saranno più, ora serviranno interventi per dare “dare più spazio alla concorrenza e ai giovani”. Il pacchetto di interventi dovrà essere presentato entro il vertice dell’Eurogruppo del 23 gennaio, scadenza richiesta dall’Unione europea, e avrà l’obiettivo di creare “più spazi per la concorrenza e il merito in diversi settori”. Liberalizzazioni? Sì, ma Monti ammette di non amare questo termine perché “può sembrare in parte ideologico”; gli interventi puntano a “ridurre quelle protezioni, quei diversi modi in cui ogni categoria in Italia più che in altri Paesi cerca di avvantaggiare chi è incluso nella roccaforte rispetto a chi è fuori”. Gli interventi per un più libero mercato non risparmieranno il settore dei trasporti e dell’energia; settori su cui, spiega Monti, si è già intervenuto in passato, ma c’è bisogno di un “maggiore gioco del mercato a vantaggio dei consumatori”. Che riguarderà – in un secondo momento – anche la televisione pubblica, la Rai. Monti ammette di essere un po’ evasivo, e conferma che continuerà a esserlo in futuro: “In Italia, in passato, la qualità dei governi, di vari colori, ha risentito del senso del dovere, troppo spinto secondo me, di dare istantaneamente una risposta a qualsiasi domanda venisse. Le politiche serie impongono a volte delle riflessioni che durano più di qualche secondo”.Su invito di Fazio Monti interviene anche sulla vicenda della Guardia di Finanza a Cortina e delle polemiche successive (Leggi). “L’evasione fiscale è una cosa che rovina l’immagine dell’Italia all’estero” afferma Monti sottolineando che la ricchezza deve essere rispettata, “se è frutto delle capacità e del merito. Vorrei gli italiani più orgogliosi quando sono ricchi e non imbarazzati”. Ma lo sguardo di Monti è rivolto soprattutto all’Unione europea che, si avverte nel suo intervento, il premier vorrebbe più unità nella politica economica. Bacchetta Germania e Gran Bretagna per aver scavalcato l’Ue in materia di accordi con la Svizzera per far rientrare i capitali espatriati; poi apre alla Tobin Tax (tassazione delle operazioni finanziarie), ma solo “a livello europeo”. La moneta euro, spiega il ‘professore’, non è in crisi; potere d’acquisto e cambio con il dollaro sono rimasti più o meno stabili. “Il vero problema sono i gravi squilibri nelle finanze pubbliche di alcuni Paesi della zona Euro, ma anche questo problema – nell’aggregato – non sarebbe drammatico ammette Monti perché la zona Euro ha un disavanzo pubblico in rapporto al prodotto inferiore a Stati Uniti, Gran Bretagna e Giappone. Il problema è che l’Unione non è né un singolo Stato né un insieme compiuto di Stati che si comportano come uno (vedi Stati Uniti). Tra i temi trattati nella lunga intervista, che riproponiamo integralmente nel video qui sotto, il presidente del Consiglio torna sul tema della riforma del lavoro, con gli incontri tra governo e Parti sociali che si aprono ufficialmente oggi, lunedì 9 gennaio.. Per il capo del governo “niente debba essere considerato un tabù tra le forze civili come il sindacato, il mondo produttivo e il governo”; neanche la modifica del’articolo 18 anche se per il momento l’argomento non è prioritario.