Con la firma sul contratto tra la cordata americana di DiBenedetto e Unicredit, si chiude una lunga e travagliata ricerca di un compratore per l’As Roma, da parte dell’istituto di piazza Cordusio. Una ricerca durata nove mesi che si somma ai 3 anni di braccio di ferro tra la famiglia Sensi e UniCredit per ristrutturare il maxi-debito da 325 milioni di euro di Italpetroli. La trattativa è stata lunga e a volte estenuante. E fino a Natale 2010 si sapeva ben poco sull’identità degli americani mentre sulla stampa si facevano ancora i nomi più disparati per la conquista di Trigoria: da Naguib Sawiris di Wind al fondo Clessidra, dal re della tachipirina Francesco Angelini al fondo di Abu Dhabi, Aabar. Il tutto dopo anni e anni di illusioni amare per i tifosi romanisti che fantasticavano su ipotesi russe, arabe e americane, fra il finanziere George Soros e l’agente Fifa Vinicio Fioranelli. Ecco le tappe della vicenda ricostruite dall’agenzia Ansa:
29 MAGGIO 2009: Italpetroli avvia contatti con Mediobanca per studiare le migliori modalità per gestire l’attuale situazione debitoria nei confronti delle banche creditrici (UniCredit, Mps)2 SETTEMBRE 2009: pressing di Unicredit nei confronti di Italpetroli. La società della famiglia Sensi deve rientrare del debito di 325 milioni di euro nei confronti della banca. Vengono preparati i documenti da presentare al giudice per il pignoramento di tutti gli asset. Partono i decreti ingiuntivi in Tribunale.3 GIUGNO 2010: Alla vigilia della prima udienza dell’arbitrato, il gruppo Italpetroli smentisce le indiscrezioni su un possibile fallimento della holding.8 LUGLIO 2010: La famiglia Sensi e UniCredit firmano davanti al collegio arbitrale una lettera d’intenti per azzerare il debito della Italpetroli. L’intesa sancisce la nascita di un nuova società di controllo dell’As Roma, Newco Roma, in cui verrà trasferito il 67% del club e ha come obiettivo la vendita della partecipazione. Fino alla vendita la Newco è partecipata al 51% dai Sensi e al 49% da Unicredit.26 LUGLIO 2010: Rosella Sensi e UniCredit firmano l’accordo per azzerare il debito della Italpetroli e la banca dà mandato all’advisor Rothschild per cercare un compratore del club giallorosso.31 GENNAIO 2011. Sul tavolo dell’advisor Rothschild arrivano 5 offerte vincolanti per l’acquisto dell’As Roma. Tra queste quelle della cordata Usa di Thomas DiBenedetto, dell’immobiliarista Gianpaolo Angelucci e di alcuni fondi a capitale misto (Medioriente e Usa).3 FEBBRAIO. Italpetroli e UniCredit concendono una trattativa esclusiva di 30 giorni alla cordata di DiBenedetto.30 MARZO. Thomas DiBenedetto sbarca a Roma e raggiunge un accordo di massima per l’acquisto del club. La firma però è rinviata a Boston al 15 di aprile.15 APRILE. La cordata americana di Thomas DiBenedetto firma il contratto preliminare per l’acquisto dell’As Roma. L’intesa prevede il passaggio del pacchetto di controllo del club giallorosso, pari al 67% del capitale, nelle mani della cordata americana (al 60%) e di UniCredit (al 40%).
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