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Gotti Tedeschi sfiduciato, costretto a dimissioni da presidenza dello Ior

Secondo tutto il board dell’Istituto Opere di religione il ‘banchiere del Papa’ non avrebbe svolto funzioni di “primaria importanza”. Lui: “Non parlo per non turbare Benedetto XVI”. Sull’allontanamento peserebbe anche il caso Vatileaks

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Dopo poco più di due anni finisce nel peggiore dei modi la presidenza di Ettore Gotti Tedeschi alla guida dello Ior, l’Istituto per le opere di religione istituto finanziario del Vaticano. Il presidente di Santander Italia, scelto nel 2009 per sostituire Angelo Caloia (presidente dello Ior per 20 anni), è stato sfiduciato all’unanimità dal board dell’istituto finanziario perché, si spiega in una nota del Consiglio di sovrintendenza, non avrebbe svolto , “varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio”. Tuttavia, secondo autorevoli fonti vaticane riportate dall’Ansa, su Gotti Tedeschi avrebbe pesato anche il sospetto di essere uno di coloro che negli ultimi tempi avrebbe fatto filtrare all’esterno notizie riservate del Vaticano (caso Vatileaks)Nella serata di giovedì 24 maggio i membri del Consiglio hanno “raccomandato” al presidente “la cessazione del suo mandato” e anche le dimissioni da membro del Consiglio; cosa che Gotti Tedeschi ha fatto giovedì stesso. In mattinata l’ormai ex presidente si è detto “dibattuto tra l’ansia di spiegare la verità e il non voler turbare il Santo Padre. Il mio amore per il Papa – ha aggiunto all’Ansa – prevale anche sulla difesa della mia reputazione vilmente messa in discussione”. Cosa succede ora. Le dimissioni saranno ratificate oggi dalla Commissione Cardinalizia di vigilanza, presieduta dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone, alla quale appartiene il potere decisionale. Verrà formalizzata anche la nomina di un presidente ad interim, che sarà l’attuale vice presidente Ronaldo Hermann Schmitz, rappresentante della Deutsche Bank nel Consiglio Ior.

“L’economia vista dal Soglio pontificio” – Intervista a Ettore Gotti Tedeschi