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Dopo la crisi i banchieri Usa guadagnano di più

Anche se responsabili della crisi, i banchieri Usa non hanno perso un dollaro e guadagnano il triplo dei loro colleghi

Con la crisi i banchieri Usa non hanno perso un dollaro, anzi. Pur responsabili di quello che è successo all’economia mondiale dal 2008 a oggi, i grandi finanzieri statunitensi guadagnano il triplo rispetto ai loro omologhi in Asia ed Europa. A dirlo è Bernstein ripercorrendo 13 anni di compensi dei capi del sistema finanziario Usa segnalando della disparità ingiustificate.

I BANCHIERI USA GUADAGNANO IL TRIPLO CON LA CRISI

Ai vertici dei più ricchi resiste indisturbato Jamie Dimon di Jp Morgan Chase, con una media di 20 milioni di stipendio nei suoi 13 anni ai vertici dell’istituto. Senza variazioni significative nonostante i lunghi anni della crisi economica e del credit crunch, che in America sembrano definitivamente chiusi dopo l’esito positivo degli stress test per 32 istituti su 34. «Con tutto il rispetto, riteniamo che gestire una banca negli Usa non sia più difficile che ristrutturare un colosso come nel casto di Rbs o Unicredit», scrive Chirantan Barua nel suo studio. «L’unico caso in cui un manager Usa è sceso sotto i livelli di remunerazione di un istituto europeo durante la crisi finanziaria è stato quello di Vikran Pandit, a.d. di Citigroup, che nel 2010 in piena crisi ha percepito 1 dollaro di stipendio». Un caso passeggero, comunque.

«Le pressioni politiche in alcuni Paesi, come in Inghilterra dopo il bailout delle banche, hanno inciso sulla politica di remunerazione dei banchieri», prosegue l’esperto di Bernstein. «Ma in futuro, sia per le banche globali sia per i broker come Deutsche Bank, Credit Suisse, Ubs e Barclays, sia per le banche commerciali come Bnp, Hsbc, Santander e Bbva, non penso che gli azionisti faranno resistenza se i ritorni saranno simili a quelli delle banche americane.

ANCHE IN ITALIA STIPENDI D’ORO

E in Italia? Nel 2016 ha comandato Federico Ghizzoni che ha lasciato Unicredit con un premio di 12,8 milioni dopo l’aumento di capitale, mentre il suo successo Jean-Pierre Mustier si è tagliato lo stipendio (fisso) da 2 a 1,2 milioni e rinunciando ai bonus annuali a favore di un programma di incentivi a medio termine. In ogni caso, nonostante la ristrutturazione, 27 top manager di Piazza Cordusio hanno intascato 27,9 milioni complessivi, contro i 42,4 dei 58 top manager di Intesa San Paolo. Dove però l’ex dg di Banca Imi Gaetano Micciché ha preso 4,4 milioni, più del Ceo Carlo Messina (4,1 milioni). Addio dorato a Mps per Fabrizio Viola, ai saluti con 3,3 milioni.

I banchieri Usa più pagati secondo il Financial Times

CEO

BANCA

STIPENDIO 2015 (MLN $)

Jamie Dimon

Jp Morgan Chase

27,6

Lloyd Blankfein

Goldman Sachs

23,4

Bill Winters

Standard Chartered

22,4*

James Gorman

Morgan Stanley

21,2

Tidjane Thiam

Credit Suisse

21,1*

John Stumpf

Wells Fargo

19,3

Michael Corbat

Citigroup

16,5

Brian Moynihan

Bank of America

16,4

Sergio Ermotti

Ubs

14,9

Stuart Gulliver

Hsbc

11,2

* incluso il bonus d’ingresso

Credits Images:

Nei suoi 13 anni di incarico al vertice di Jp Morgan Chase, Jamie Dimon ha guadagnato una media di 20 milioni di dollari all'anno