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I conti in tasca a Google, Facebook e Amazon

Annunciati i risultati del quarto trimestre delle tre società statunitensi. Deludono i due giganti digitali della californiani, che migliorano i risultati ma deludono gli analisti. Accade l’esatto contrario per il gigante dell’e-commerce: in calo, ma premiato dalla Borsa

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C’è chi guadagna di più e viene penalizzato, ma anche chi registra cali nei profitti e viene premiato dalla Borsa. Paradossi della finanza. Sta di fatto che sia Google che Facebook, che crescono nei ricavi, deludono le attese degli analisti e vedono il proprio valore diminuire a Wall Street (entrambi del 3%), mentre il titolo di Amazon, che registra un calo dell’utile netto, guadagna addirittura l’8%. Ecco, in dettaglio, i risultati del quarto trimestre delle tre società statunitensi:

GOOGLE. I ricavi nel quarto trimestre crescono “solo” del 15% a 18,1 miliardi di dollari (l’attesa era di 18,46 miliardi di dollari). L’utile netto è salito a 4,76 miliardi di dollari dai 3,38 miliardi dello stesso periodo del 2013. «I ricavi del 2014 di Google sono stati 66 miliardi di dollari, il 19% in più rispetto all’anno precedente. E in questo trimestre sono stati 18,1 miliardi nonostante i venti contrari dei cambi», ha messo in evidenza il Chief Financial Officer, Patrick Pichette. Google ha speso molto per mantenere la crescita. le spese operative nel quarto trimestre sono state 6,78 miliardi di dollari, il 37% dei ricavi, in aumento rispetto a 5,03 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2013.

AMAZON. La società chiude il quarto trimestre con un utile netto di 214 milioni di dollari, in calo rispetto ai 239 milioni dello stesso periodo del 2013. Il dato è superiore alle attese degli analisti. I ricavi si sono attestati a 29,3 miliardi di dollari. «Quando abbiamo aumentato lo scorso anno i prezzi dell’abbonamento Prime eravamo fiduciosi nel fatto che i nostri clienti avrebbero continuato a trovarlo conveniente. E i dati lo dimostrano» afferma l’amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, sottolineando che «continueremo a lavorare per i clienti Prime». Gli abbonamenti a pagamento a Prime sono saliti del 53% lo scorso anno, quando ha investito 1,3 miliardi di dollari in prime Instant Video.

FACEBOOK. Il social network chiude il quarto trimestre con un utile netto di 701 milioni di dollari (1,5 miliardi di dollari non corretto), in aumento del 34% rispetto al 2013. I ricavi sono saliti del 49% a 3,85 miliardi di dollari. A spingere è la pubblicità sui dispositivi mobili, che rappresenta il 69% dei ricavi. Aumenta il numero di utenti, che salgono a 1,39 miliardi al 31 dicembre, contro gli 1,35 miliardi del terzo trimestre e gli 1,23 miliardi dello stesso periodo del 2013. Gli utenti attivi al giorno salgono a 890 milioni. Salgono anche i costi, balzati dell’87% a 2,72 miliardi di dollari, con le spese in ricerca e sviluppo raddoppiate. Il Ceo Zuckerberg in ottobre aveva del resto avvertito che la società avrebbe investito in modo forte nelle acquisizioni e nello sviluppo di nuove tecnologie. I risultati sono in ogni modo un’indicazione dei progressi compiuti da Facebook nel realizzare una macchina per la vendita della pubblicità, vendendo promozioni anche su siti Web.