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Jimmy Choo vola a Vienna

Il marchio delle celebri calzature acquisito dall’austriaca Labelux per oltre 500 milioni di sterline. Tamara Mellon confermata alla direzione creativa

Jimmy Choo diventa austriaco. Il marchio delle celebre calzature, quelle preferite dalle star hollywoodiane, è stato acquisito da Labelux, società con sede a Vienna controllata dalla famiglia tedesca Reimann. Oltre 500 milioni di sterline (circa 573 milioni di euro) il valore dell’operazione. Una cifra, questa sborsata da Labelux, che è 2,7 volte quella pagata da Towebrook, fondo inglese di private equity che nel 2007 acquistò l’83% del brand. Per il gruppo austriaco, divisione luxury della Joh A. Benckiser, si tratta di un’operazione molto importante che aggiunge un brand cult agli altri già in portafoglio, ovvero Bally (marchio svizzero di calzature e pelletteria), Derek Lam (brand statunitense di abbigliamento), Zagliani (brand italiano di borse di altissima gamma) e Solange Azagury-Partridge (marchio londinese di gioielleria). Tamara Mellon, fondatrice del brand, rimane alla direzione creativa dell’azienda.

La storia di Jimmy Choo, dal piccolo laboratorio londinese a HollywoodLe origini del marchio risalgono al 1996 quando l’allora caporedattrice di Vogue Tamara Mellon scopre le scarpe di Jimmy Choo. L’eclettico stilista malese, titolare di un piccolo laboratorio di calzature nella zona orientale di Londra, produce non più di 20 paia di scarpe alla settimana e le confeziona interamente a mano. La Mellon intuisce il potenziale di quelle creazioni e decide di avviare con Choo una società. Dalla fortunata apertura del primo negozio di Londra al successo mondiale il passo è breve, ben presto le scarpe firmate Jimmy Choo diventano un vero must per le patite di moda di tutto il mondo, come per le star di Hollywood. Lanciate dalle protagoniste di “Sex and the City” le scarpe, che costano in media oltre mille sterline al paio, diventano le preferite di star come Beyoncé, Jennifer Lopez e Julia Roberts. Il successo del marchio è tale che le vendite crescono in media del 30% l’anno, spingendo il gruppo ad aprire oltre 100 negozi in tutto il mondo.

Credits Images:

Tamara Mellon