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Mutui, torna a crescere la domanda di credito degli italiani

I dati del Barometro Crif: nei primi 9 mesi del 2015 +58,6% per i mutui, +13,4% per i prestiti finalizzati e +1,2% per i prestiti personali

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Torna a crescere la domanda di credito degli italiani. Nel mese di settembre sono aumentate le richieste formulate (istruttorie formali, quindi, non semplici richieste di informazioni o preventivi online) con un netto +54,0% fatto segnare dai mutui a fronte di un +15,3% dei prestiti finalizzati e, in controtendenza, di una contrazione del -5,3% dei prestiti personali. Si consolida così, secondo l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif (dai dati Eurisc, il Sistema di informazioni creditizie di Crif) il progressivo recupero rispetto ai volumi pre-crisi, sebbene ancora distanti, con la domanda di mutui che nei primi nove mesi dell’anno è complessivamente cresciuta del +58,6% rispetto allo stesso periodo del 2014, quella di prestiti finalizzati che ha fatto segnare un incoraggiante +13,4% mentre quella di prestiti personali si è fermata ad un +1,2%.

MUTUI. Relativamente alla domanda di mutui, i primi 9 mesi dell’anno in corso hanno evidenziato un ritmo di crescita decisamente sostenuto. L’incremento del +58,6% conferma il percorso di progressivo recupero della domanda di mutui, ma rimane ancora evidente la distanza rispetto ai picchi del biennio 2009-2010. Va per altro considerato che la performance dell’intero comparto trae beneficio anche della crescita delle surroghe e sostituzioni, la cui incidenza sul totale della domanda, a livello di sistema, nella prima metà del 2015 si è attestata al 22,7% contro l’8,6% rilevato nei primi 6 mesi del 2014 e il 7,1% del corrispondente periodo 2013.

Un altro dato significativo è l’importo medio dei mutui richiesti, che nei primi 9 mesi dell’anno in corso ha fatto segnare un valore pari a 122.562 euro, in netto calo rispetto ai 124.199 euro rilevati nel corrispondente periodo del 2014 (nel 2008 il picco fu di 138.873 euro). Parallelamente si sta consolidando la tendenza da parte delle famiglie ad allungare i piani di rimborso tanto che, relativamente ai mutui richiesti, è stata la classe di durata compresa tra i 15 e i 20 anni a risultare la preferita dagli italiani, con una quota pari al 24,1% del totale, seguita da quella compresa tra i 25 e i 30 anni, con il 21,5%.

«In generale nel Paese si respirano un clima di maggior fiducia e una rinnovata voglia di acquisto dell’abitazione», commenta Simone Capecchi, direttore Sales & Marketing di Crif, «incoraggiata dal consolidamento della ripresa economica, da prezzi di acquisto favorevoli nonché da un’offerta di mutui a condizioni decisamente appetibili. Al contempo, però, si rafforza la tendenza a richiedere importi sempre più contenuti abbinata a piani di rimborso lunghi, nel tentativo di ridurre al minimo il peso delle rate sul reddito disponibile».

Classe di durata mutui

Classe di durata prestiti

%

Fino a 5 anni

1,2%

0 – 12 mesi

21,9%

Da 5 a 10 anni

11,1%

12 – 18 mesi

4,3%

Da 10 a 15 anni

19,9%

18 – 24 mesi

13,7%

Da 15 a 20 anni​

24,1%

24 – 36 mesi

15,9%

​Da 20 a 25 anni

20,3%

23 – 48 mesi

10,5%

​Da 25 a 30 anni​

21,5%

48 – 60 mesi

12,8%

Oltre 30 anni

1,9%

oltre 60 mesi

20,9%

PRESTITI. La positiva performance registrata nel mese di settembre ha portato la variazione della domanda di prestiti (nell’aggregato di finalizzati più personali) ad attestarsi ad un +7,6%, spinta in particolare dalla crescita a doppia cifra dei prestiti finalizzati. Mettendo a confronto l’andamento della domanda di prestiti personali con quella di prestiti finalizzati emerge, però una diversa velocità: la domanda di prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, arredo elettrodomestici e altri beni e servizi finanziabili ha fatto segnare un +13,4% rispetto al corrispondente periodo del 2014, compensando la crescita decisamente più debole dei prestiti personali, che si sono fermati ad un +1,2%, frenati dalla performance negativa che ha caratterizzato gli ultimi quattro mesi.

Relativamente all’importo medio dei prestiti richiesti, sempre nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, nel mese di settembre è risultato pari a 7.699 euro mentre nell’aggregato dei primi 9 mesi dell’anno si è assestato a 7.853 Euro, in crescita del +2,2% rispetto al corrispondente periodo del 2014 (nel 2008 si superavano i 9 mila euro). Relativamente alla durata dei prestiti richiesti, invece, nei primi 9 mesi del 2015 sono state la classe inferiore ai 12 mesi e quella superiore ai 5 anni ad essere le più gettonate, con una quota pari rispettivamente al 21,9% e al 20,9% del totale.

«La dinamica positiva che sta caratterizzando la domanda di prestiti personali e, soprattutto, di quelli finalizzati è riconducibile sia alla progressiva ripresa dei consumi da parte delle famiglie, favorita dal graduale miglioramento del quadro macroeconomico, sia ad un’offerta di credito attraente», conclude Capecchi. «Nel complesso, il consolidamento dei segnali rilevati in questi ultimi mesi possono essere letti come il presupposto per una ulteriore crescita dell’intero comparto nel prossimo futuro, seppur senza arrivare in tempi brevi ad un completo recupero rispetto ai volumi pre-crisi».