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Più debiti e meno spettatori, il bilancio della Serie A

In Italia crescono gli incassi dai diritti Tv, ma calano quelli degli Stadi, che hanno un’età media di 64 anni. In calo le perdite, che registrano comunque 200 milioni di euro

Crescono i debiti nella Serie A di calcio. Dall’ultimo Report Calcio 2014, presentato dalla Figc ed elaborato in collaborazione con l’Agenzia di ricerca e legislazione e Pwc, il disavanzo riguardante la stagione 2012/2013 ha registrato 2.947 milioni di euro, l’1,9% in più rispetto alla stagione precedente; la perdita netta, invece, si è ridotta a 202 milioni (280 milioni nel 2011/2012).

STADI VECCHI E POCO PUBBLICO. I diritti televisivi restano la maggiore fonte di ricavo per il calcio italiano (pesano per il 38%, +4,6%) , mentre continua il trend negativo dei ricavi da stadio (-4,1%), dovuto alla riduzione del numero totale degli spettatori (900 mila in meno in un anno) e, secondo la Figc, conseguenza diretta della situazione delicata degli impianti italiani, con un’età media di 60 anni, addirittura 64 considerando solo gli stadi della Serie A. In termini di affluenza media per partita, la Serie A vale circa la metà del campionato tedesco: in Bundesliga la media è di 42.624 tifosi, contor i 22.591 del nostro Paese; in Ligue 1 (Francia) si contano 19.211 spettatori, nella Liga (Spagna) 28.237 e in Premier League (Inghilterra) 35.921.