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Tasse: Amazon vince la sua battaglia negli Usa

Il giudice federale ha stabilito che la multa comminata da oltre 1,5 miliardi di dollari è irragionevole e arbitraria. La società deve ancora vedersela con l’Ue

Sentenza storica per Amazon, ma anche per tutte le multinazionali americane alle prese con il fisco statunitense. La società di e-commerce ha avuto la meglio nella disputa con l’Internal Revenue Service, l’agenzia delle entrate Usa, che l’aveva condannata a una multa da oltre 1,5 miliardi di dollari legata alle transizioni online con la sua filiale in Lussemburgo, che avrebbero permesso di abbassare in modo considerevole le tasse da pagare sul suolo americano.

Secondo il giudice federale Alber Lauber la decisione dell’Irs è stata “irragionevole, capricciosa e arbitraria”, stabilendo che non c’è nulla di illegale nel fatto che Amazon abbia deciso di pagare le tasse sulle vendite in Europa e non sul suolo americano. “Questa sentenza dovrebbe proteggere Amazon da future ingerenze fiscali da parte dell’Amministrazione americana”, afferma Colin Sebastian, analista di Baird Equity Research, il cui pensiero è stato riportato da Italia Oggi. “La sentenza, tuttavia, non mette al sicuro la società dalla decisione che l’Ue potrebbe prendere nei suoi confronti”.

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