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Vegas: “Bene divieto vendite allo scoperto, ora altre iniziative”

Alla vigilia della scadenza per il divieto di vendite allo scoperto, il presidente Consob traccia un bilancio positivo del provvedimento e propone di estendere limiti anche ad meccanismi finanziari

È un bilancio positivo quello tracciato dal presidente della Consob, Giuseppe Vegas, relativo al divieto di vendite allo scoperto deciso lo scorso luglio. “Il divieto ha raffreddato la dinamica negativa dei mercati”, spiega Vegas che precisa: “Sebbene le vendite allo scoperto non si siano rivelate quel mostro che si temeva, non sono neanche ininfluenti per una banca nell’occhio del ciclone. Costituiscono una parte abbastanza rilevante”. Per questo motivo il presidente Consob, intervenuto a un Convegno a Roma sulla riforma dei mercati finanziari”, auspica che le autorità dei Paesi europei decidano per una proroga del provvedimento in scadenza il prossimo 30 settembre. Ma il presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa pensa anche ad “altre iniziative” che possono essere prese per limitare o “raffreddare” alcune storture degli strumenti e operazioni di mercato. Per esempio sugli High frequency trade che in queste condizioni di mercato tendono ad accentuare il trend naturale e in qualche caso a fare il prezzo”. Altre misure, poi, andrebbero prese anche nel campo dei Credit default swap (Cds). “Sarebbe poi ragionevole che queste decisioni venissero prese a livello europeo, come accaduto per lo short selling”, continua Vegas aggiungendo che, se in Europa non si arrivasse a un accordo “come regolatori italiani non potremmo esimerci da prendere delle decisioni per raffreddare temporaneamente i mercati”. Una decisione non certo auspicata dal presidente di Borsa Italiana Massimo Tononi: una decisione unilaterale aumenterebbe il rischio che “gli operatori di mercato se ne vadano dall’Italia”.

Miniglossario finanziario

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Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa italiana