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Cybercrimine, vecchi e nuovi pericoli. Ecco come difendersi

Verizon pubblica il glossario aggiornato dei rischi che si possono incontrare navigando online. Con qualche consiglio per proteggersi

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Crimeware, malware, attacchi DDoS: sono solo alcuni dei termini che sentiamo quotidianamente quando si parla di sicurezza informatica e sottrazione di dati sensibili. Ma sappiamo esattamente di cosa stiamo parlando? Ad aiutarci arriva il Verizon Data Breach Investigations Report (DBIR) 2015 che elenca le principali minacce offre utili dettagli e consigli per difendersi:

  • Detection deficit – il deficit di rilevamento è il tempo che intercorre tra una violazione e la sua scoperta.

  • Malware – termine generico che indica diverse forme di software malevoli progettati per danneggiare intenzionalmente un sistema o accedervi senza che amministratori o proprietari ne siano consapevoli.

  • Crimeware – malware che punta al controllo dei sistemi per condurre attività illegali.

  • Ram-scraping malware – memory-scraping malware, utilizzato dagli hacker per accedere a dati sensibili non raggiungibili con altre metodologie di attacco.

  • Keylogger malware – questo malware si installa da browser nel corso di una navigazione in rete o quando si scarica un software. Una volta attivo il software registra quanto digitato dall’utente, come login o indirizzi email, e trasmette a un remote service le informazioni raccolte.

  • Exploit kit – si tratta di un attacco informatico pre-packaged, utilizzabile anche da chi ha poca esperienza nel cybercrime. Varia in complessità e nel genere di vulnerabilità che attacca, ma la caratteristica che lo contraddistingue è la facilità di implementazione. Hacker alle prime armi in genere adottano questo genere di minaccia grazie a interfacce user-friendly che rendono più facile indirizzare l’attacco e gestirlo.

  • Cve – acronimo per Common Vulnerabilities and Exposure, è un dizionario di informazioni note al pubblico che raccoglie le vulnerabilità e i rischi più comuni in rete.

  • Cvss – acronimo per Common Vulnerability Scoring System, è un metodo aperto e standardizzato per la classificazione delle vulnerabilità in ambito It.

  • Jboh – acronimo per Java-Script-Binding-Over-HTTP, è un programma che permette agli hacker di eseguire codici da remoto su dispositivi Android in cui sono installate App infette.

  • Ids or Ips – acronimo per Intrusion Detection Systems or Intrusion Prevention Systems, può essere un software o un dispositivo fisico e serve a monitorare un sistema o una rete per individuare eventuali attività malevoli in corso.

  • Veris – acronimo per Vocabulary for Event Recording and Incident Sharing, rappresenta una serie di metriche sviluppate per fornire un linguaggio comune utile a definire gli incidenti di sicurezza in maniera strutturata e replicabile.

  • Intrusioni Pos – si definiscono intrusioni nei sistemi Point-of-Sale quegli attacchi che avvengono sui dispositivi utilizzati come terminali di pagamento. Il dispositivo può essere uno dei vari registratori di cassa digitali utilizzati in diversi settori.

  • Skimmer per carte di pagamento – lettori di carte malevoli inseriti dagli hacker nei terminali utilizzati per i pagamenti, quali sportelli Atm o altri dispositivi attraverso cui si effettuano transazioni con carte di pagamento, per copiare i dati dalla banda magnetica.

  • Attacchi a Web app – attacchi web-based che possono assumere forme diverse, ma comunemente definiti dall’utilizzo dei protocolli https o http. L’attacco generalmente ha come obiettivo la sicurezza di un sito internet o il traffico dati ad esso collegato e, in alcuni casi, possono arrivare a oscurare o interrompere completamente l’attività di un sito.

  • Attacchi DDoS – le minacce Distributed Denial of Service hanno come obiettivo di impedire agli utenti di utilizzare le risorse online, sovraccaricando la rete con traffico malevolo generato arbitrariamente.

  • Phishing – tentativo fraudolento di ottenere dati sensibili e riservati spacciandosi per un’azienda legittima (in genere organizzazioni finanziare come istituti di credito) e richiedendo tali dettagli via email.

  • Cyberespionage – l’atto di sottrarre informazioni sensibili registrate in formato digitale e archiviate in computer o reti appartenenti a società o a organizzazioni governative.

  • Botnet – serie di computer compromessi da malware e collegati tra loro in un network controllato da remoto. Il gestore del botnet può impartire ordini ai computer infetti facendo loro compiere qualunque azione, tipicamente attacchi DDoS o invii di email spam.

  • Ransomware – malware sviluppati con l’obbiettivo specifico di bloccare l’accesso a sistemi o informazioni fino a quando non sarà pagato un riscatto.

  • Clickfraud – l’azione di registrare in maniera artificiale i click associati a una campagna di pubblicità online basata sul pay-per-click (Ppc), simulando così la visita da parte degli utenti. I click sono tipicamente realizzati attraverso una persona o con un programma specifico.

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