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Hi-Tech

Videogiochi, Home Pong compie 40 anni

Risale al 1975 il lancio della prima consolle domestica

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Era il 1975, e Home Pong di Atari faceva il suo debutto nelle case: è cominciata così, 40 anni fa, l’avventura dei videogiochi, una rivoluzione che ha segnato l’industria dei giochi elettronici. Un’industria che, cominciata con un ping pong in bianco e nero, solo in Italia punta fatturati di 1 miliardo di euro.

ATARI. Home Pong fu lanciato da Atari, società produttrice di hardware e software videoludici di New York, fondata da Nolan Bushnell e Ted Dabney. Nata nel 1972, la produttrice Atari (per la quale lavoreranno, ad esempio, i “papà” di Apple Jobs e Wozniak) deve il suo successo a Harold Lee, l’ingegnere che progettò la consolle “nonna” dei videogiochi ora in commercio. Questa aveva la forma di una grossa scatola nera, due joystick e un unico gioco incluso, un simulatore di tennis in bianco e nero da connettere alla televisione.

UN GRANDE SUCCESSO. Da subito, il successo ottenuto da Atari grazie al suo Home Pong fu entusiasmante: furono per 150 mila le unità vendute nel solo mese di dicembre del ’75, l’anno del lancio. Home Pong, infatti, ottenne numeri impressionanti, riuscendo a “eclissare” la prima console domestica in assoluto, la Magnavox Odyssey di Ralph Baer, in circolazione già dal 1972, che non riuscì mai ad ottenere il medesimo riscontro dal pubblico. Un successone, dunque, che aprì la strada all’altro grande dei videogiochi vintage, il celeberrimo Space Invaders di Taito, lanciato nel 1978; nell’80 arriverà invece Pac-Man, videogioco cult e tra i primi proposti a colori.