Connettiti con noi

Hi-Tech

Horizon 2020, ecco i 5 robot made in Italy

Magazzinieri, autisti, infermieri: c’è molta tecnologia trincolore nei 17 progetti finanziati dall’Europa

architecture-alternativo

Sono 5 i robot italiani tra i 17 progetti selezionati dalla Commissione europea per il progetto Horizon 2020. Magazzinieri, autisti, infermieri e molto altro: nasceranno nel 2017. Con fondi tra i due e gli otto milioni di euro, i robot made in Europe vogliono cambiare il mondo: i 17 progetti finanziati toccano ogni settore, dalla telemedicina di SmartSurg per le sale operatorie alle piattaforme intelligenti dell’università di Bristol pensare per coordinare il volo di decine di droni dedicati alla sicurezza di grandi eventi e riprese televisive.

MADE IN ITALY. Nel gruppo ben 5 progetti sono sotto la guida italiana: da Andy, un robot sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) in particolare per imparare a lavorare fianco a fianco con le persone, a CyberLeg, l’esoscheletro sviluppato dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per far tornare a camminare le persone che hanno perso l’uso delle gambe. E ancora Dream4Car, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato dall’Universita’ di Trento e pensato in particolare per la guida delle macchine autonome; Refills, un robot magazziniere capace di gestire gli ordini e e aiutare i commessi dei negozi e sviluppato sotto il coordinamento del Consorzio di Ricerca per l’Energia e l’Automazione e le Tecnologie per l’Automatismo (Create); e il sistema MoveCare dall’università di Milano pensato per assistere la persone anziane direttamente nella loro casa e monitorarne i principali indicatori di salute.

NESSUNA PAURA. «Grazie a finanziamenti come questi in 25 anni di collaborazioni sono state costruite reti e cooperazioni che ogni nazione del mondo ci invidia», dice Paolo Dario, direttore dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna di Pisa, «così oggi l’Europa è leader nel settore della robotica e a breve ne vedremo i risultati». A essere finanziati sono quasi tutti progetti vicini al trovare applicazioni commerciali, non rudimentali prototipi. «Purtroppo c’è molta diffidenza sulle possibilità economiche e di sviluppo occupazionale offerte dalla robotica, ma bisogna capire che chi ha eliminato moltissimi posti di lavoro, sostituendo gli uomini, e’ stata l’informatica. La robotica, soprattutto per l’Europa che ha grandi competenze, può essere una straordinaria opportunità. Potremo essere nel prossimo futuro i maggiori produttori di robot, nonchè avere le officine per la loro riparazione».

Credits Images:

@ vinbot.eu