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Lavoro

Istat, per gli italiani il lavoro dà la felicità

I nostri connazionali danno un 7 alla propria vita. Migliora il grado di soddisfazione economica e di qualità della vita

Nel 2014 gli italiani sono più felici? Si, lo sono un po’, nonostante i colpi bassi della crisi e della disoccupazione. L’ottimismo sopravvive ancora e dà segnali di ripresa, parola di Istat.

CONDIZIONI DI VITA ED ECONOMICHE. I dati del report sul grado di “soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita” raccontano i nostri connazionali più soddisfatti economicamente: nel 2014 il 43,4% dei cittadini lo è “molto o abbastanza”, contro il 40,1% del 2013. L’istituto di statistica ha rilevato una crescita del numero di gruppi familiari che ritengono la proprie risorse economiche adeguate (dal 48,6% al 52,5%), e una contrazione della fascia degli “insoddisfatti” (dal 42,3% al 39,2%).

LA “FELICITÀ”DA NORD A SUD. Il grado di soddisfazione economica, tuttavia, cambia a livello territoriale: il 51% degli italiani al Nord si dice “molto o abbastanza soddisfatto”contro il 32,7% del Sud.

Cos’è che rende felici gli italiani? Il lavoro: il 56,4% delle famiglie che hanno riscontrato un miglioramento delle condizioni di vita sono quelle dove la persona di riferimento ha un lavoro. Al contrario, nei nuclei dove il capofamiglia è in cerca di lavoro, il dato si riduce a un terzo del totale delle famiglie.

CHE VOTO DAI ALLA TUA VITA? Gli italiani, chiamati a esprimere un parere sul grado di soddisfazione complessiva della propria vita, si danno un voto in media di 6,8. Il dato mediano, che divide gli italiani in due gruppi, sale a 7. Il lavoro è la discriminante della felicità: in media i più felici sono quelli con un lavoro rispetto a chi lo cerca (7 contro 6,2). Invece voti più alti provengono da chi è avanti con la carriera: 7,3 assegnato da imprenditori, manager o professionisti, 7,2 dagli impiegati e 6,8 da operai e lavoratori in proprio.

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© Joe Raedle/ Getty Images