Chi li pensa cupi, insoddisfatti e anche un po’ depressi dovrà ricredersi. I lavoratori italiani sono contenti di ciò che fanno. Perlomeno la metà di loro. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro, infatti, più di un occupato su due si dichiara altamente soddisfatto del proprio lavoro. Perché? Al primo posto fra le motivazioni che hanno spinto i nostri connazionali a dirsi felici della propria occupazione c’è l’interesse: il 63,7% del campione l’ha indicato come primaria fonte di soddisfazione. Medaglia d’argento, con il 62% delle risposte, per la vicinanza al posto di lavoro e gli accettabili tempi di percorrenza per coprire il tragitto casa-lavoro. Importanti anche il clima lavorativo e le relazioni con i colleghi, al terzo posto con il 57,4% delle preferenze. Chiudono la top5 la stabilità garantita dal proprio lavoro (52,5%) e lo stipendio (32%). Il 28% indica anche l’opportunità di ottenere avanzamenti di carriera. C’è però una forte disparità di genere. Le donne, infatti, sono le meno soddisfatte del proprio lavoro, soprattutto per la difficoltà di fare carriera: solo il 25,9% delle lavoratrici è altamente soddisfatto delle opportunità di crescita offerte dal proprio impiego, contro il 29,5% degli uomini.
Non si registra, invece, una grande differenza tra lavoratori dipendenti e autonomi: il 55,5% dei primi si ritiene altamente soddisfatto del proprio lavoro a fronte del 54,8% degli indipendenti. L’Osservatorio ha ordinato il gradimento dei lavoratori anche in relazione alla loro provincia di appartenenza. Ebbene, la prima in classifica è Bolzano, con quasi tre quarti degli occupati altamente soddisfatti (74,8%). In seconda posizione la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, che fa registrare il 71,6% di soddisfazione, e in terza Asti, a quota 69,2%. Seguono Bergamo (66,5%) e Rimini (66,1%). La prima provincia del Sud si colloca solo al 7° posto della classifica ed è Sassari con il 65,7% di gradimento.
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