Ricerca lavoro: ora le più attive sono le donne

Secondo l’Osservatorio InfoJobs nell'ultimo mese sono aumentate le candidate giovani e istruite

A tre mesi dall’inizio dell’anno, sembra emergere un nuovo profilo di candidato attivamente alla ricerca di lavoro. InfoJobs ha analizzato il profilo degli oltre 453 mila candidati che nell’ultimo mese hanno risposto ad almeno un’offerta di lavoro, scoprendo come le donne siano le più attive (51% rispetto al 49% di uomini). Una differenza percentualmente piccola, ma che segna un’inversione di rotta rispetto agli anni passati, in cui la percentuale di candidati uomini è storicamente stata sempre più alta.

Il profilo del candidato nel 2019

Guardando al quadro generale, il candidato alla ricerca di un lavoro è giovane, under 35 nel 61% dei casi. Il 37% infatti ha tra i 26 e i 35 anni, il 24% meno di 26 anni e il 23% tra i 36 e i 45 anni. Solamente il 16% supera i 46 anni. Approfondendo lo spaccato per fasce d’età, si conferma il cambiamento nel profilo. Se guardiamo a sei mesi fa, infatti, solamente nella fascia d’età tra i 26 e i 35 anni la percentuale di donne era più alta, mentre in tutte le altre erano gli uomini i candidati più attivi. Nell’ultimo mese, invece, dai 18 ai 35 anni le donne superano i colleghi dell’altro sesso (52% vs 48%).Sul fronte dell’istruzione, il livello è medio-alto nel 70% dei casi. Il 43% infatti ha un diploma, mentre il 27% ha una laurea o un master. È interessante notare come se si guarda al livello d’istruzione e in particolare a chi ha una laurea magistrale, la percentuale di donne attive nella ricerca di lavoro passa al 63% nella fascia d’età 26-35 anni contro il 37% degli uomini e al 58% vs 42% per chi va dai 36 ai 45 anni. Per quanto concerne invece le categorie professionali, la classifica vede in testa i profili appartenenti al mondo del manifatturiero, produzione e qualità (10,3%) seguiti da amministrazione, contabilità (8,5%) e da commercio e retail (6,9%). Chiudono la top 5 i candidati che lavorano nelle categorie acquisti e logistica (6,1%) e turismo/ristorazione (5,4%).Infine, se si guarda alla distribuzione geografica, la Lombardia si conferma ancora un territorio dinamico con la percentuale più alta di candidati attivi (28,3%). Seguono Emilia Romagna (11,8%) e Piemonte (10,6%). Al quarto e quinto posto il Veneto con il 9% di candidati attivi e il Lazio con l’8,8%. Se si considerano, però, solo i profili più istruiti, la classifica cambia perché il Lazio dalla quinta posizione balza in terza posizione con l’11,3% di candidati, mentre retrocede il Piemonte dalla terza alla quinta Lombardia e Emilia Romagna sono le prime anche per livello di istruzione dei candidati.

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