Connettiti con noi

Lifestyle

Borsalino: vendite ok, ma rischia il fallimento

Il paradosso di un’azienda, eccellenza del made in Italy. I guai sarebbero causati dalla gestione del finanziere Marco Marenco

Un’azienda con quasi 160 anni di storia alle spalle e 130 dipendenti, apprezzata a livello internazionale per i suoi prodotti, rischia il fallimento per debiti e fatture non pagate, non per una crisi nelle vendite dei suoi cappelli – che sono ancora al top delle richieste – ma per la gestione di un finanziere, latitante all’estero da più di sei mesi. È quanto sta accadendo alla storica Borsalino, per la quale il Cda guidato dall’a.d. Marco Moccia ha chiesto al tribunale di Alessandria il concordato preventivo.Secondo quanto riportato da La Stampa le difficoltà di Borsalino sarebbero riconducibili alle vicende del finanziere Marco Marenco, al momento “latitante all’estero” dopo “un crack stimato di 3 miliardi di euro”. Marenco controlla l’azienda attraverso le società Fisi e la Finind (commissariata per bancarotta), rispettivamente al 50,45% al 17,47%. Il concordato, come sottolineato dallo stesso Moccia dovrebbe consentire la “ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti”, ma non è escluso che possa portare a uno “scenario alternativo di natura liquidatoria”. In altre parole: il fallimento. Nella peggiore delle ipotesi il marchio Borsalino potrebbe contare comunque sul suo appeal e sui suoi risultati di vendita, che fanno gola a molti nel mondo della moda: ci sono già voci di possibili cordate.