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Lifestyle

Moda Uomo, prove di ripartenza

Nel 2014 l’export ha spinto la crescita del settore, compensando il calo del mercato interno. E il 2015 promette nuovi segnali positivi

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Dopo diverse stagioni segnate da un segno meno, finalmente la moda maschile tricolore dà segnali di crescita. È quanto emerge dai dati elaborati da Smi (Sistema moda Italia) e diffusi in occasione dell’ultima edizione di Pitti Immagine uomo, tenutasi come di consueto il mese scorso alla Fortezza da Basso di Firenze. Le stime – realizzate sulla base delle indicazioni provenienti dalle indagini campionarie nonché sulla base dell’andamento congiunturale del quadro macroeconomico di riferimento – restituiscono la fotografia di un 2014 finalmente in lieve crescita, con un +1,2% che porterebbe il fatturato a superare, di poco, gli 8,6 miliardi di euro.

AL TRAINO DELL’EXPORT. A sostenere il settore, a fronte di una domanda interna in continuo calo, ancora una volta l’export, in particolare nei mercati extra europei: la sua incidenza sul fatturato totale tocca quasi il 2,5% e lo porta a pesare per il 64,2%. E il primo semestre 2015 dovrebbe veder confermato il trend positivo per tutta la filiera tessile-moda, stile maschile compreso. Gli ordini per la prossima primavera/estate, benché parziali, registrano, infatti, un +8,5% sulla clientela estera e un +2,3% anche sul fronte nazionale. Insomma, sembra finalmente giunto il momento dell’ottimismo.

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