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Lifestyle

Maiorca, la isla dei campioni

Patria di numerosi sportivi di successo, l’isola spagnola è anche la meta ideale per tutti quelli che alle discoteche delle Baleari preferiscono l’attività fisica. Ma soprattutto per chi ama green e fairway battuti dalla brezza marina

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Sono molti i campioni nati su quest’isola che animano le cronache sportive, facendo del termine “maiorchino” quasi un marchio di fabbrica del talento. Basti citare Jorge Lorenzo o Rafa Nadal, personaggi che, superando i confini delle loro specialità, portano lustro e notorietà a una terra che propone un’offerta con pochi eguali per chi è alla ricerca di una meta per trascorrere il proprio tempo libero. E se il clima forse non gioca un ruolo diretto nella nascita di questi campioni, rende certamente la principale isola delle Baleari un luogo ideale per un vivere e per andare in vacanza. E per giocare a golf.Anche se Maiorca non è tra le destinazioni più gettonate dal turismo nostrano, che spesso predilige le festaiole Ibiza e Formentera, propone un mix di alternative turistico-sportive facilmente raggiungibili grazie alle distanze ridotte (l’isola non supera i 400 chilometri quadrati di estensione) e disponibili praticamente tutto l’anno grazie al clima clemente. La morfologia del territorio racchiude aree pianeggianti e le montagne della Serra de Tramontana (patrimonio dell’Unesco), ma anche coste a picco sul mare. Uno scenario che ha consentito lo svilupparsi di discipline che trovano qui il loro scenario naturale più idoneo, tra olivi, agrumeti e mandorli, sia per le fasi di allenamento che per quelle di vera competizione. Ciclismo, trekking, ironman, ma anche passeggiate meno estreme sulle splendide spiagge bianchissime, permettono di scoprire appieno le spettacolari condizioni che caratterizzano la regina delle Baleari.

LE BUCHE SONO DISTRIBUITE

SU ITINERARI COMODI DA PERCORRERE,

CHE CONSENTONO DI VIVERE UNA VACANZA

ALTERNATIVA SU PERCORSI MOLTO DIVERSI

Come già avvenuto in altre zone della Spagna, questo arcipelago (come le Canarie) ha scommesso sul golf come elemento di attrazione turistica. Con il risultato di avere oltre una ventina di percorsi che, incastonati tra la vegetazione tipicamente mediterranea e il mare che ne delimita sempre l’orizzonte, per bellezza del contesto e qualità del disegno (ondulato, ma mai troppo impegnativo) rappresentano un motivo ben più che valido per valutare un viaggio da queste parti. Anche perché il concetto di “golf destination” in questo caso si applica in modo quanto mai calzante, con i vari circoli che, sui due versanti dell’isola, sono distribuiti su itinerari che invogliano a essere visitati e conosciuti. Il numero di appassionati di tutto il mondo che frequentano i fairway e i green maiorchini – anche in estate grazie alla brezza e alla ventilazione che non vengono mai meno – ne sono la migliore conferma. Ne è un esempio questa selezione, con tre splendidi campi posizionati nella parte nord orientale dell’isola, che a pochi minuti di distanza tra loro offrono un percorso golfistico di eccellente livello.

CAPDEPERA GOLF CLUBCi troviamo a un’oretta dall’aeroporto di Palma e a pochi minuti da Cala Agulla, in uno dei club ritenuti tra i migliori dell’isola, il Capdepera Golf Club. Propone una delle buche più affascinanti di tutta l’isola, la 15, un par 3 che, non impossibile per difficoltà, ripaga dell’impegno fin qui profuso con una spettacolare vista tra il turchese del Mediterraneo e il profilo della valle in cui è incastonato il percorso. Lungo i circa 6 mila metri del percorso (par 72) si sviluppa un mix altamente variegato di occasioni in cui beneficiare della conformazione ondulata e mossa del territorio, sia per motivi prettamente golfistici ma anche per ammirare i tanti scorci che offrono i panorami tra un colpo e l’altro.In più, la cura del designer – e successivamente di chi ha gestito il club – è quella di aver creato e mantenuto, sin dalla sua costituzione nel 1989, un percorso che fa della tranquillità uno dei suoi tratti caratteristici, senza che la vista del contesto naturale sia in alcun modo alterata dalla presenza di costruzioni massicce che in molti casi in Spagna rappresentano un elemento “tipico”. Come molti percorsi in location turistiche, non presenta un livello di difficoltà elevatissimo. A patto, però, di affrontarlo con il dovuto rispetto. La conformazione è piuttosto mossa nelle seconde nove buche e tiene gli ostacoli naturali sempre in gioco. In altre parti del percorso, i fairway si allargano, consentendo di prendere ritmo anche nei colpi più potenti. Sei laghetti opportunamente posizionati tendono, poi, a “raccogliere” le traiettorie meno controllate. I green, infine, abbastanza ampi e non impossibili da raggiungere, richiedono la giusta valutazione per poterne cogliere le pendenze, non sempre immediatamente leggibili. A fine giro, non bisogna lasciarsi sfuggire la possibilità di assaggiare le specialità gastrononomiche che propone il ristorante locale.

SON SERVERA GOLF CLUBA pochi minuti di distanza, il Son Servera GC offre un’altra splendida possibilità di conoscere il concetto di “golf destination”, la possibilità di giocare su più campi per una vacanza variegata anche dal punto di vista golfistico. Propone un percorso che, soprattutto nelle prime nove buche, in più occasioni riesce a stupire i suoi ospiti con un contesto incantevole. Il club costituisce una sintesi delle caratteristiche che questa terra è in grado di offrire: qualità eccellente delle condizioni di gioco, dai rough ai fairway, in ogni momento dell’anno; green decisamente impegnativi per velocità e pendenze; e a concludere il disegno di buche che per la spettacolarità dei panorami a volte possono creare problemi, inducendo più a guardarsi in giro che a concentrarsi sul gioco.Par 72 di poco meno di 5.900 metri, le 18 buche del Son Servera GC vedono la luce nel 1967 all’interno di un disegno che alterna ondulazioni e aree ampie a passaggi più stretti, tra macchia mediterranea, ulivi e palme. È il contesto ideale per un percorso che, non solo risulta interessante dal punto di vista paesaggistico, ma anche molto divertente: la difficoltà non è estrema e consente ben più di una scelta tattica per chi intenda attaccare il gioco mettendo da parte un approccio più cauto. In particolare, il percorso tra la 3 e la 7 – incastonate nella zona più interna ma di grandissimo impatto visivo – è un’esperienza eccellente che vale un intero giro. La terrazza che domina l’arrivo rappresenta la migliore conclusione dopo l‘impegno in campo.

PULA GOLF CLUBRestando nella zona nord orientale dell’isola, a meno di 15 minuti d’auto si possono gustare le 18 buche protagoniste delle competizioni professionistiche dell’European Tour. Ci troviamo in un club recente, fondato nel 1995, che, dopo il disegno e i lavori iniziali, ha beneficiato del contributo di uno dei giocatori spagnoli più amati – nonché capitano vittorioso di Ryder Cup –, José Maria Olazabal. Il profondo restyling ha reso il percorso del Pula GC il più impegnativo tra quelli dell’isola e idoneo ad accogliere le gare dei campioni. Par 70 per circa 6.250 metri dai back tee, anche in questo caso, grazie alla la bravura di chi l’ha progettato, il campo presenta ostacoli posizionati in modo tale che, utilizzando i vari tee di partenza disponibili, le difficoltà risultino “gestibili” da parte di giocatori di ogni livello.Il contesto è quello delle calette e delle spiagge bianche che si rincorrono sulla costa, mentre il vicino entroterra è fatto di parchi naturali che coprono un terreno piuttosto mosso, ma non impervio. Condizioni che si presentano ideali per collocarvi 18 buche dal disegno lineare, con fairway piuttosto ampi che per certi versi semplificano le scelte di gioco. Una caratteristica rara e peculiare è quella di poter avere in ben 14 tee una buona vista del green di arrivo (nelle altre quattro buche si riconosce l’obiettivo al secondo colpo). La struttura, capace di gestire eventi di grande portata e ad alta partecipazione, si completa con un’importante area di pratica, un driving range su due livelli (uno anche con postazioni coperte), aree per divertirsi e allenarsi sull’ampio putting green e zone di approcci e chipping.

Credits Images:

SON SERVERA GC - La macchia mediterranea circonda il percorso, che da qualunque angolo offre la vista del mare