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Lifestyle

Giovanni Soldini e il suo equipaggio, su Maserati, hanno doppiato il mitico Capo Horn

Settemila le miglia percorse da New York, porto di partenza per battere il record su monoscafo e arrivare a San Francisco in meno di 57 giorni

Ce l’hanno fatta! Dopo aver sfidato correnti contrarie, vento avverso, alghe giganti e clima infame gli otto uomini a bordo di Maserati il giorno 22 gennaio alle ore 15.37 GMT hanno doppiato l’ultimo scoglio del Sud America, passando Capo Horn e cominciando a navigare nelle acque dell’Oceano Pacifico.

La rotta ha visto l’attraversamento di tutte le latitudini, con continue trasformazioni climatiche e cambi di vento legati alle perturbazioni, che avvicinandosi ai quaranta ruggenti (la latitudine 40° Sud) si son fatte sempre più minacciose e imprevedibili. L’emozionante passaggio attraverso le isole Malvine, il volo degli albatros come unici compagni di viaggio (insieme agli immancabili delfini) e le nuvole sempre più scure hanno creato l’emozionante attesa per questo fondamentale momento dell’avventura. Capo Horn può riservare imprevedibili sorprese ed è stato un punto chiave per capire quanto può essere vicino o meno il record sulla “rotta dell’oro” New York – San Francisco, che ricordiamolo, su monoscafo, è stato stabilito nel 1998 da Yves Parlier, a bordo di Aquitaine Innovations, percorrendo la distanza in 57 giorni, 3 ore e 2 minuti.

Su Maserati Giovanni, Guido, Corrado, Michele, Sébastien, Boris, Tiger, Ryan e Carlos, hanno passato il leggendario Capo dopo 21 giorni, 23 ore e 14 minuti di navigazione.

Un tempo da record, se si pensa che il maxi-catamarano di 110 piedi Gitana 13, detentore del record assoluto della tratta New York-San Francisco, nel 2008 ha doppiato Capo Horn dopo 22 giorni, 7 ore e 25 minuti di navigazione, quindi quasi otto ore più tardi rispetto al tempo del Vor 70 Maserati. Questo perché Gitana 13 era stato costretto dal vento eccessivo a rimanere cinque giorni in stand-by, al riparo della costa argentina, subito prima di Capo Horn.

Ora ad attenderli il vento del Pacifico, con la prua il più possibile a Nord-Ovest, a debita distanza dalla costa che con l’imponente cordigliera Andina rischia di far aumentare le raffiche sottocosta anche di 15 nodi.

Mentre pubblichiamo Maserati ha percorso esattamente 7.000 miglia da New York, ne restano ancora 6.225 da macinare. A tutto l’equipaggio mandiamo una grande forza, per mantenere il buon umore e lo spirito di squadra che sarà fondamentale in questa seconda tratta della corsa verso il record.