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Mondiali 2022, la Fifa: «In Qatar si giocherà a novembre e dicembre»

Ufficializzato lo spostamento di data per i problemi di caldo, bocciata l’opzione gennaio-febbraio per la concomitanza con le Olimpiadi invernali. Club infuriati

I Mondiali sotto l’albero. Immaginate di vedere la finale della Coppa del mondo mangiando panettone. O di scendere in strada a fare i caroselli dopo una vittoria dell’Italia sotto la neve? Difficile, ebbene sarà meglio abituarsi all’idea.

Perché dopo mesi di discussione e alcuni giorni di voci, la Fifa ha finalmente sciolto il dilemma: Qatar 2022 sarà il primo mondiale autunnale. La task force della Fifa riunita per impostare il calendario 2018-2024 ha infatti riservato alla competizione iridata lo “slot” dal 26 novembre al 23 dicembre. Cioè quando di solito si giocano le partite più delicate dei gironi di Champions ed Europa League, tanto per far capire il disagio che si creerà nel calendario pallonaro mondiale.

PROBLEMA OLIMPIADI. «Siamo contenti che, dopo l’approfondita valutazione delle varie posizioni e dopo discussioni dettagliate con tutti i soggetti coinvolti, abbiamo individuato quella che riteniamo la miglior soluzione per il calendario internazionale 2018-2024 e per il calcio in generale», ha commentato Salman bin Ebrahim Al-Khalifa che ha guidato il gruppo di lavoro da presidente della Confederazione asiatica (e soprattutto da uomo di Sepp Blatter).

La decisione è solo una raccomandazione non vincolante – dovrà essere ratificata dal comitato esecutivo nella riunione del 19-20 marzo – ma in fondo era attesa.

L’alternativa, quella di disputare le partite tra gennaio e febbraio – nel periodo morto delle coppe – avrebbe però creato una sovrapposizione con i Giochi invernali del 2022 (4-20 febbraio ad Almaty o Pechino), inaccettabile per il Cio.

ASSEGNAZIONE SOSPETTA. «La decisione di far giocare i Mondiali d’inverno è giusta. Le condizioni devono essere adeguate per giocatori e spettatori. Si può mettere l’aria condizionata in uno stadio, ma non in un intero Paese. Ho sempre detto che non c’era alcuna possibilità di giocare la Coppa del Mondo a giugno e luglio», dice il nordirlandese Jim Boyce, vicepresidente della Fifa.

Certo, allora la questione ritorna sull’assegnazione del trofeo all’emirato: una corsa vinta con molte ombre e tante prove di corruzione, sapientemente insabbiate da Blatter.

Sarà dunque una versione breve della competizione iridata della durata di appena 28 giorni. Nessun cambiamento di data invece per la Confederations Cup che sarà ospitata da un altro Paese nel consueto periodo. E come se non bastasse, il Qatar sarà “ricompensato” per questo con l’assegnazione del Mondiale per club 2021.

CLUB INFURIATI. Ignorata la proposta dei grandi club dell’Eca che avevano proposto aprile-maggio: il ramadan 2022 comincia infatti il 2022 e sarebbe rimasto il pericolo di picchi di calore. E la decisione non poteva non scontentare le leghe europee. La prima reazione è stata quella della Premier League – decisione «sbagliata», ha detto il numero 1 Richard Scudamore – seguita da qualle dell’associazione dei principali campionati (Epfl).

«La Epfl e i club hanno espresso il loro dissenso rispetto a questa proposta che turba e causa gravi danni al normale funzionamento delle competizioni nazionali europee», si legge in una nota. Mentre per il sindacato dei professionisti del pallone (FifPro) quella nata a Doha è «l’unica soluzione praticabile per proteggere la salute e la sicurezza dei calciatori, mentre qualsiasi discussione circa la proposta di ridurre i giorni di gara della World Cup è una questione che coinvolge i giocatori».

I guai insomma per Blatter sono appena all’inizio così come le polemiche, soprattutto in vista delle prossime elezioni che lo vedranno insidiato dal principe giordano Ali Bin Al Hussein. Il deserto sarà la fine del dominio di Sepp Blatter?

Credits Images:

Sepp Blatter "versione sceicco" @ Getty Images