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Lifestyle

Indossare la storia del calcio

Dalla passione per il calcio all’idea di diventare sarto e dare il via alla propria idea imprenditoriale: così è nata la Sartoria sportiva di calcio retrò di Paolo Grechi

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Il calcio di una volta torna in campo. Con le divise color granata del Grande Torino, il rossoblù del Barcellona di Johan Cruijff e la prima maglia nerazzurra dell’Inter del 1908. A vestire i giocatori del Football Vintage Cup, fresca iniziativa dello SportLab di Roma, ci pensa il sarto autodidatta Paolo Grechi che ha aperto la sua bottega, la Sartoria sportiva di calcio retrò, a Milano, a due passi da piazza Dergano.

Come le è venuto in mente di produrre artigianalmente le maglie che hanno fatto la storia del calcio?L’idea è un po’ una follia, una sfida contro il tempo ma che mi appassiona moltissimo. Sei anni fa ho aperto un negozio dove facevo rivendita di maglie storiche. Si tratta di un mercato di nicchia dominato da due grandi aziende, una inglese e l’altra olandese. Però mi sono accorto che avrei voluto metterci più creatività e personalizzazione. Le maglie storiche che si trovano in commercio hanno il pregio di avvicinarsi molto all’originale, anche nei tessuti, ma questo significa che oggi non sempre sono vestibili. Nessuno oggi giocherebbe una partita di calcio con gli amici indossando un capo di lana. Così ho deciso di mettermi in proprio diventando sarto, il mestiere che era di mia nonna, confezionando le maglie di una volta secondo le esigenze di oggi.

Come funziona il processo sartoriale?Prendiamo il caso della divisa del Brasile del 1958. Acquisto una maglia gialla e la personalizzo fino a renderla simile all’originale, ma con prerogative sportive moderne e con alcune scelte di stile. Per esempio, tutte le righe delle maglie a strisce sono cucite a mano, come si faceva nelle sartorie di una volta. E poi è il cliente che comanda: io seguo fedelmente le richieste.

Quali sono le maglie più desiderate?Quelle dell’Inter di Herrera e del Milan della finale di Coppa Campioni 1988. Poi vanno forte anche quelle della Juventus e del Grande Torino. Sono molto gettonati i campioni stranieri: ho molte richieste di maglie di George Best e di Johan Cruijff.

Problemi di copyright e di diritti di immagine?Per le magliette molto vecchie, come quelle della fondazione dei club più longevi, problemi non ce sono. E poi fino agli anni ‘60 non si usavano gli stemmi che potrebbero far insorgere problemi di copyright. I miei clienti sono appassionati, spesso dilettanti, che amano giocare qualche partita amatoriale indossando le maglie di una volta. Come la Football Vintage Cup di Roma, che ora ha in cantiere un torneo che emulerà i campionati europei del 1978.