Una vettura italiana allo stato puro. Questa è la nuova supercar presentata al Parco Valentino Salone e Gran Premio, dall’azienda di design torinese Torino Design. A prima vista, possiamo notare come la linea della Wildtwelve sia molto filante, quasi armoniosa. Il frontale invece è molto aggressivo, da vera super sportiva. Il progetto fa capo all’industriale Piero Jacometti che, secondo quanto riporta l’Ansa, ha annunciato di avere acquisito il marchio ATS. Jacometti non è nuovo ad imprese del genere: a suo tempo rilevò fabbrica, telai e motori rimasti dopo il fallimento della Bugatti, all’inizio degli anni 90. Materiale che utilizzò negli anni 2000 per provare a lanciare, senza grande successo, un’altra supercar, la Edonis, prodotta in soli cinque esemplari. Ora Jacometti ci riprova e l’intenzione è di utilizzare le stesse compenenti come base di partenza.
Tutto torna, infatti, la Wildtwelve è basata su una meccanica che deriva da quella della Bugatti EB110. Il motore è un V12 di 3,8 litri, associato a un sistema ibrido plug-in composto da due motori elettrici che agiscono sulle ruote anteriori. Il cambio è sequenziale a 9 rapporti e la trazione è rigorosamente integrale. Ovviamente essendo una one-off i dati non sono stati rilasciati, ma i progettisti dichiarano che la vettura italiana sarà in grado di raggiungere i 390 Km/h. Non ci sono piani definiti per la produzione della Wildtwelve, ma i responsabili parlano di una produzione su ordinazione di un numero di esemplari tra 30 e 50 unità. Perché questo numero? Semplicemente perché è il numero di telai ex Bugatti rimasti sugli scaffali. Altra cosa impossibile da stabilire è il prezzo, anche se dovrebbe essere nell’ordine di qualche centinaia di migliaia di euro.
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