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Lifestyle

Immatricolazioni, ad agosto il mercato auto ricomincia a crescere

Dopo il calo di luglio, ritorna il segno più; +7,8% nei primi otto mesi del 2016

L’andamento registrato durante i mesi estivi del 2016 aveva impensierito mercato dell’auto: dopo 34 mesi consecutivi di crescita, a luglio si registrava per la prima volta un calo nelle immatricolazioni, che si era attestato sul -1,8% nell’Unione Europea. Tuttavia, ad agosto il settore mostrava già segni di ripresa: il mese scorso, infatti, le vendite sono cresciute del +9,5% e, nei primi otto mesi dell’anno 2016, la crescita si attesta sul +7,8%.

SETTORE IN CRESCITA. I buoni risultati di agosto fanno pensare che a pesare sul mese di luglio siano stati in particolare i due giorni lavorativi in meno, che avrebbero avuto un impatto pari a 9 punti percentuali. Non è però ancora il momento di festeggiare: i livelli pre-crisi sono ancora lontani, e il 2016 promette di chiudersi con cifre inferiori almeno del 5% rispetto al 2007. In ogni caso, il futuro fa sperare nella crescita, che è già avvenuta nei Paesi extra Ue; solo l’Europa, infatti, stenta a ritornare ai volumi di vendita di un tempo.

I DATI. Ora, quelli che segnano i risultati migliori sono i Paesi più colpiti dalla crisi, in particolare quelli dell’Europa meridionale: Italia (+17,4%), Portogallo (+15,3%), Spagna (+11,3%), Grecia (+10,5%) e Cipro (+33.3%). Decisamente meno dirompenti, invece, i livelli di crescita negli altri Paesi Ue, che pure restano i mercati più forti (la Germania, primo mercato, cresce solo del 5,7%, la Francia del 6,1% e la Gran Bretagna del 2,6%). Ma il vero boom si registra nell’Europa centro-orientale: l’Ungheria, infatti, raggiunge la crescita record del +24,9%; la Croazia la tallona con un +20,2%; seguono Polonia (+17%), Romania (+14,8%) e Repubblica Ceca (+13%). Le auto più vendute sono sempre le Volkswagen, che crescono del 2,6% e restano in prima posizione; seguono le vetture PSA Peugeot Citroën (+3,2%) e Renault (+12,2%); buoni anche i risultati di Fca, che cresce del 15,5% e fa salire la sua quota di mercato dal 6,3 al 6,7%.