Qualche anno fa le Audi A8 riconoscevano i loro proprietari dalle impronte digitali e, docili, posizionavano sterzo e sedile di guida sulle misure del padrone. Un gadget degno dell’agente 007, ammesso che l’Mi5, il servizio segretissimo di Sua Maestà, fosse disposto a sborsare 3 mila euro per quello stravagante optional. Che non era neanche la più futile (o inutile?) dotazione ottenibile a pagamento che si sia vista nel mondo dell’automobile. Ad esempio: i visitatori del recente Salone di Ginevra hanno potuto scoprire che i nababbi che potranno permettersi una Maybach 62 nello speciale allestimento Zeppelin (listino di 550 mila euro) sborsando la miseria di 4 mila euro avranno il privilegio di respirare le specialissime fragranze emesse da un apposito diffusore. Se invece vorranno accrescere la sicurezza in viaggio propria e dei familiari potranno, staccando un ulteriore assegno di 220 mila euro, godere di una blindatura catalogata B4 (il minimo è B2, il massimo B7) capace di resistere a un attacco con fucili a pompa, pistole di tutti i tipi, mitragliette, mazze: la carrozzeria infatti è stata irrobustita con aramide e pannelli di acciaio mentre i vetri, spessi due centimetri, con carbonato. Basteranno, invece, appena 650 euro per i portabandiera da posizionare sui parafanghi.
E che dire del Rosso speciale Corsa, un passo avanti rispetto al «solito» rosso di Maranello, con cui si possono vestire le Ferrari 599 Gto? Non è proprio a buon mercato, meglio precisarlo subito, perché per averlo bisogna firmare un assegno prossimo ai 15 mila euro. Ma volete mettere il gusto di guidare il vostro Cavallino con una gualdrappa così esclusiva, confezionata da un reparto verniciatura che assomiglia all’atelier di un pittore? Stesso investimento se invece si punta al Giallo Fly tristrato per la 458 Italia. Altri 20 mila euro possono essere il conto da pagare per il kit in fibra di carbonio da montare fuori e dentro la Ferrari Gto mentre il cliente Bentley per avere la vernice bicolore sulla sua Continental Gt sborserà 7.200 euro che raddoppieranno se vorrà anche gli inserti in alluminio, bracardi (i battitacchi delle porte) compresi.
Tornando in casa Audi, per avere i proiettori completi a Led sulla nuova A6 ci vogliono 3.270 euro e se se ne aggiungete altri 2.185 il fascio luminoso si adatta alle condizioni della strada e della marcia. In totale fanno più di 5.400 euro. E perché privarsi del piacere di ascoltare un Cd con il sistema audio Bang&Olufsen, che sulla A6 è in versione Advanced e costa 7.135 euro? Se, poi, la vostra musica preferita è il rombo di un motore di gran razza, non accontentatevi dei 457 cavalli della Mercedes C63 Amg. Lì, nell’elenco degli optional, infatti, c’è una vera ghiottoneria, il pacchetto di modifiche che fornisce 30 purosangue in più grazie alla riprogrammazione della centralina, all’albero motore alleggerito e a pistoni speciali. Modifiche di alta raffinatezza, che alla cassa sono quotate 7.080 euro, come dire 236 euro a cavallo. Gli automobilisti più sportivi saranno sicuramente ingolositi anche dalle cinture di sicurezza a sei attacchi disponibili a richiesta sulle Ferrari (2.500 euro), mentre il gradimento per i sistemi di navigazione è decisamente trasversale. Certo, quelli offerti in opzione dalle case possono costare 3 mila euro, con punte verso quota 4 mila, e quando si venderà la vettura il loro valore sarà pari a zero… Un consiglio: se proprio volete strapagare un navigatore puntate su quello della nuova Audi A6 che mostra sul monitor le immagini reali prelevate via satellite da Google Earth, una vera sciccheria.Viene voglia di chiedersi perché i responsabili del marketing a quattro ruote non si concentrino di più su dispositivi come, solo per citarne uno, la possibilità da parte di un padre di imporre all’auto un limite di velocità quando a guidarla è il figlio: la tecnologia c’è, molti prototipi sui quali il sistema funziona perfettamente anche, ma se ne parla ancora come di un qualcosa di futuribile. E intanto qualcuno ha pensato bene di offrire a 170 euro sulla versione cabriolet della Mini l’Always Open Timer. Il prezzo è popolare, non si discute, ma alzi la mano chi ritiene fondamentale sapere al secondo per quanto tempo viaggia a capote aperta. Più comprensibile, invece, il compito svolto dal Solar Roof che in cambio di 1.000 euro può equipaggiare la Toyota Prius: sulla superficie del tetto sono integrate delle celle fotovoltaiche che alimentano il condizionatore quando l’auto resta parcheggiata sotto il dardeggiare dei raggi del sole. Risultato: si trova l’abitacolo sempre alla temperatura giusta, ma c’è chi pensa che per risparmiare quelle due banconote da 500 basta, in fondo, tenere i finestrini aperti per qualche minuto. Ottusi retrogradi? Forse, ma allora che cosa dire di chi rinuncia a dotare la sua Range Rover del sistema che riscalda la corona del volante? Sulla carta il guadagno è secco: alla voce «guanti» il budget familiare segnerà un rotondo zero! Capita anche che optional in teoria utili si infrangano contro la loro difficile fruibilità. È il caso, per esempio, del «pacchetto ufficio» disponibile per la stessa A8 che sapeva riconoscere i polpastrelli del proprietario: fax e connessione Internet hanno fatto pensare a molti manager e imprenditori di poter rimanere connessi 24 ore su 24 con i loro quartier generali ma poi, alla prova dei fatti, chi non aveva un’ottima conoscenza di informatica ed elettronica si ritrovava di fatto isolato proprio come il guidatore dell’utilitaria bloccata nello stesso ingorgo.
Tornando alla fiera dell’inutile, merita una segnalazione lo scalda-bibite (o scalda-caffè) messo a punto dalla Chrysler, senza troppo seguito in Italia. Non per niente uno che se ne intende come Giorgetto Giugiaro ha dichiarato: «Su un’auto basta solo la spia della benzina, il resto non serve a nulla». Parole di saggezza che restano inascoltate, se è vero che un’inchiesta di AutoOggi ha dimostrato che rispetto al prezzo di listino, se si vuole la vettura in configurazione full optional, si può spendere anche il 95% in più. Un’orgia di sovrapprezzi in cui a volte si trovano sorprese in positivo: la nuova Volkswagen Passat, per esempio, offre in opzione un sensore posto sotto al portabagagli che fa aprire il cofano automaticamente quando il proprietario arriva con entrambe le mani occupate da un oggetto ingombrante: basta avere in tasca le chiavi della vettura e mettere un piede nel raggio d’azione del sensore, et voilà, il gioco è fatto… Per finire, torniamo a James Bond e alle sue passioni a quattro ruote: lui, è noto, è particolarmente affezionato al marchio Aston Martin e di certo non si farà sfuggire la recentissima Cygnet. Ovvero un’auto che è un optional viaggiante: si tratta, infatti, di una piccola Toyota iQ rivisitata all’inglese, che non ha neppure un cavallo in più dell’originale ma che è un trionfo di materiali pregiati, pellami, legni e metalli nobili. Risultato: un optional da sceicchi, da 23.900 euro visto che il listino della Toyota iQ 1.3 è di 15.600 euro mentre la Cygnet viene venduta a 39.500. Firmerà, stavolta, il burbero capo dell’Mi5?
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