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Lifestyle

Honda CRF1000L: lo sterrato è la mia casa

Arriva finalmente l’erede dell’Africa Twin: non delude le attese degli appassionati dell’off road duro e puro con un occhio ai centauri più giovani

A fine 2015 arriverà sul mercato europeo l’erede della Honda Africa Twin. L’abbiamo attesa per anni e tutti ci siamo chiesti con quale vocazione (stradistica, off road, turismo ecc.) sarebbe rinata. Già la sigla Crf contenuta nel nome è una dichiarazione di intenti. Quelle tre lettere nel mondo Honda battezzano, infatti, le creature votate all’off road duro e puro. La nuova versione della leggendaria Africa Twin non cede alla tentazione di una vita borghese e punta dritta al cuore degli appassionati che amano più lo sterrato dell’asfalto.

Un modo intelligente – e allo stesso tempo rischioso – di smarcarsi da una concorrenza che da anni segna vendite record, ma che sa più di semafori e marciapiedi che di piste di sabbia battuta nel Nord Africa. Non un attacco frontale alle endurone stradali, ma la chiara volontà di ritagliarsi una nicchia.

MOTORE: bicilindrico parallelo da 998

POTENZA MASSIMA: 95 cv a 7.500 giri

COPPIA MASSIMA: 98 nm a 6.000 giri

PESO A SECCO: 208 kg (vers. Std), 212 kg (vers. Abs), 222 kg (vers. Dct-Abs)

PESO IN ORDINE DI MARCIA: 228 kg (vers. Std), 232 kg (vers. Abs), 242 kg (vers. Dct-Abs)

ALTEZZA SELLA: regolabile 870-850 mm

CAPACITÀ SERBATOIO: 18 litri

PREZZO: a partire da 12.400 € f.c.

Niente rincorsa alle prestazioni assolute, ma un motore bicilindrico che si accontenta di 95 Cv (tra l’altro limite che consente il depotenziamento per neo patentati, un caso?) 3 mette a disposizione 98 Nm di coppia a 6 mila giri. Questo inedito propulsore nulla ha in comune con il pacioso antenato e mutua dai moderni motori enduro/cross soluzioni tecniche che gli consentono un ottimale contenimento degli ingombri: una su tutte, la distribuzione monoalbero in testa di tipo “Unicam” che permette di montare il motore più in alto (la luce a terra è di 250 mm).

Spirito d’avventura sì, ma senza dimenticare il comfort di marcia. Restando in tema di soluzioni tecniche, per esempio, basta evidenziare l’adozione di ben due contralberi per evitare al meglio vibrazioni che nei lunghi viaggi possono risultare fastidiose, della frizione antisaltellamento e (non nella versione Standard) del famoso cambio Dtc con doppia frizione.

IL NUOVO PROPULSORE

VANTA SOLUZIONI TECNICHE

PER UN OTTIMALE

CONTENIMENTO DEGLI INGOMBRI

Sull’Africa Twin il cambio Dtc avrà, oltre alla già nota modalità manuale e automatica Drive e Sport, la nuova modalità G dedicata prettamente al fuoristrada più aggressivo. Attivabile con qualsiasi mappatura del cambio, la G è pensata per ottimizzare la trazione e decidere il giusto momento della cambiata quando le condizioni di aderenza non sono ottimali.

In questo caso – ma anche nel la guida di tutti i giorni – si potrà contare sul sistema Hstc (Honda Selectable Torque Control), il controllo di trazione regolabile su tre livelli o disinseribile.Ovviamente la vocazione fuoristradistica prevede la possibilità di disattivare l’Abs sulla ruota posteriore. La ciclistica, che vede un telaio a semi-doppia culla in acciaio, cerca la centralità per rendere i 228 kg di massa (in ordine di marcia e con il pieno nella versione standard) il più agili e maneggevoli possibile.

Il comparto sospensioni gode di componenti Showa completamente regolabili che lavorano assieme alle ruote da 21” all’anteriore e 18” al posteriore. La Crf1000L sarà proposta in tre versioni differenti (Standard, Abs e Dtc-Abs) con un prezzo di partenza attorno ai 12.400 euro f.c. e quattro colorazioni: Crf Dakar Rally, Hrc Tricolour, Silver e Black.