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Addio Sic, il mondo dello sport si ferma

Da Valentino Rossi a Francesco Molinari e Danilo Gallinari, i campioni di ogni disciplina ricordano Marco Simoncelli, un grande scomparso troppo presto

Morire a 24 anni in sella alla propria passione. Marco Simoncelli è morto ieri sulla pista di Sepang vittima di un terribile incidente. La tragedia alla curva numero 11 del secondo giro del Gran Premio della Malesia, penultima prova della stagione del MotoGp 2011. La sua Honda numero 58 va fuori controllo all’uscita della curva. Lui, disarcionato, rimane in sella alla moto che invece di scivolare verso l’esterno della pista, rientra in traiettoria e taglia la strada a chi insegue. Colin Edwards lo centra e lo investe, Valentino Rossi gli passa sopra. Il casco di Simoncelli rotola via. I commissari di gara sventolano le bandiere rosse, la gara è ferma e partono i soccorsi. Il Sic, così come i suoi colleghi piloti e i fan lo chiamano, arriva al centro medico in arresto cardiaco con i segni della ruota sul collo. Per 45 minuti si tenta, disperatamente, di rianimarlo. Ma è tutto inutile Marco Simoncelli non ce la fa. A Sepang cala il silenzio. Lo stesso che rimbalza in Italia insieme alla tragica notizia. Su proposta del Coni, un minuto di silenzio cade su ogni manifestazione sportiva disputata in Italia: dai campi di calcio della serie A al più remoto campetto di periferia. Una giornata carica di silenzio e lacrime per gli appassionati delle due ruote e gli sportivi di ogni disciplina, rotta solo da qualche parola, affidata per lo più ai social network. Come quelle che Valentino Rossi, collega, ma soprattutto grande amico di Marco, affida a twitter: «Il Sic per me era come un fratello minore, tanto duro in pista come dolce nella vita. Ancora non posso crederci,mi mancherà un sacco». O quelle del rivale Jorge Lorenzo: «In un giorno come questo non so che dire… Solo che sentiremo la tua mancanza. Riposa in pace Marco». In lutto anche il campione della quattro ruote Lewis Hamilton: «In questo momento così triste il mio pensiero và alla sua famiglia, ai suoi amici e al suo team. Un’altra tragica perdita così presto». Campioni abituati a convivere con il rischio, ma non solo. Parole di cordoglio arrivano anche dai protagonisti di discipline più tranquille, dove il rischio non fa parte del gioco. Come il golfista Francesco Molinari: «Rip Marco»; il cestista Danilo Gallinari: «Sic uno di noi..queste cose non vorresti mai accadessero… » o il calciatore Wesley Sneijder: «R.I.P Marco Simoncelli».

Credits Images:

Marco Simoncelli in sella alla sua Honda numero 58