La transizione energetica sarà una delle grandi sfide del secolo e tutti i più recenti rapporti sul cambiamento climatico lo dicono chiaramente: serve uno sforzo strutturale di ridefinizione dell’economia. Impensabile, però, relegare la crisi climatica alle istituzioni e sperare che la risolvano da sole, senza coinvolgere le aziende, che hanno un potere enorme, tutto nelle mani del direttore finanziario, nell’indirizzare gli investimenti necessari per raggiungere un’economia verde. Non si tratta di un’opzione, perché non ci sono alternative: non mettere a bilancio tutte quelle voci relative alla sostenibilità equivarrebbe a escludere la propria impresa dal mercato. E sarebbe un errore fatale. Nel percorso di ogni organizzazione verso la sostenibilità aziendale, la figura chiave, assieme al Ceo, è il Chief Financial Officer. Ma si richiede un profondo cambio di prospettiva, dal profitto al valore, dai ritorni sul breve termine a quelli con orizzonti più ampi, dai soli azionisti a tutti gli stakeholder. Come ci si sta organizzando? Lo abbiamo chiesto a tre top manager e un professore:
CLAUDIO HONEGGER – Amministratore unico Richmond Italia
DIEGO DOMINIJANNI – Director Consulting, Practice Leader Digital Finance, NTT DATA Italia
ALESSANDRO DI MICHELE – Managing partner e Cfo del Gruppo Green Arrow Capital
ANDREA DOSSI – Professore associato, dipartimento di Accounting, Università Bocconi
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