Diana Bracco è entrata a far parte, unico membro non americano, del Trustees’ Council della National Gallery of Art di Washington. Un riconoscimento che suggella la lunga collaborazione tra Bracco e la NGA dalla quale sono nati, tra gli altri, due importanti eventi: nel 2006 una mostra sul Rinascimento dedicata a Bellini, Giorgione, Tiziano, e quest’anno un’esposizione “Venezia: Canaletto e i suoi Rivali. «Entrare come unica non americana in un consesso di tale prestigio è per me un grande onore che interpreto anche come un riconoscimento all’Italia e alla sua tradizione culturale», ha afferma Diana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco. «Personalmente sono sempre stata convinta che un impegno dei privati a favore della cultura dimostra che l’impresa è consapevole del proprio ruolo: non solo come soggetto economico, motore di sviluppo, ma anche come fautore di una crescita a tutto tondo della comunità in cui opera. Anche per questo, in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Fondazione Bracco ha voluto sostenere un altro grande progetto culturale: il restauro della Galleria di Alessandro VII al Palazzo del Quirinale che ha riportato una delle più belle pagine del barocco romano all’originario splendore».
© Riproduzione riservataDiana Bracco, un’italiana alla National Gallery of Art
Il Presidente della Fondazione Bracco entra, come unico membro non americano, nel Trustees’ Council della NGA