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Morto il capo della Polizia Antonio Manganelli

Era al vertice Dipartimento di pubblica sicurezza dal 2007. Domani la camera ardente, tra venerdì e sabato i funerali

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È morto questa mattina a Roma, nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni, Antonio Manganelli. Il 24 febbraio il capo della Polizia era stato operato d’urgenza per l’asportazione di un edema cerebrale, ieri le sue condizioni si sono aggravate. Nato ad Avellino 62 anni fa, Manganelli era al vertice del Dipartimento di pubblica sicurezza dal 2007, quando aveva preso il posto di Gianni De Gennaro del quale era stato il vice.

Domani 21 marzo alle 15 l’apertura della camera ardente presso la Scuola superiore di Polizia di Roma in via Pier della Francesca al civico 3. I funerali dovrebbero tenersi venerdì 22 o sabato 23 marzo.

LA CARRIERA DI ANTONIO MANGANELLI. Viene nominato capo della Polizia il 25 giugno 2007, dopo una carriera caratterizzata da una straordinaria operatività nel campo delle investigazioni, che gli aveva permesso di acquisire esperienza e preparazione tecnica nel settore dei sequestri di persona a scopo di estorsione prima, ed in quello antimafia poi. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’università degli studi di Napoli, Manganelli si era specializzato in criminologia Clinica presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’università di Modena. Fu direttore del Servizio centrale di protezione dei collaboratori di giustizia e successivamente fu nominato prima questore di Palermo e poi di Napoli. Nel 2000 fu nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di 1^ classe, con l’incarico di direttore centrale della Polizia Criminale e vice direttore generale della Pubblica Sicurezza. Dal 3 dicembre 2001 fu vice direttore generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie.

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Antonio Manganelli