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ScuolaZoo pensa in grande

Da portale di video sharing a realtà affermata con quattro aree di business e un fatturato in crescita a due cifre. Intervista all’ad e co-fondatore Paolo De Nadai, che racconta difficoltà e vantaggi del far nascere un’azienda dal nulla e dà qualche consiglio ai suoi coetanei

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L’entusiasmo di due giovani under 30, la voglia di realizzare il proprio sogno e il giusto mix di collaboratori in gamba. È questa, in breve, la ricetta del successo di ScuolaZoo.com, fondato nell’aprile del 2007 come “semplice” portale di video sharing dedicato alla scuola e oggi, anche grazie all’intuizione dei due fondatori Paolo De Nadai e Francesco Fusetti, trasformatosi in qualcosa di più di una start-up: una realtà strutturata che può contare su quattro aree di business (portale, social marketing, viaggi e brand licencing, vedi box in fondo all’articolo) e previsioni di crescita a due cifre. Se il futuro dell’azienda è ancora da scrivere – il marchio ha appena fatto il suo debutto in Tv con il format ScuolaZoo, 48 puntate in onda su Italia 2 (Mediaset) alle 15.50 – gli obiettivi sono ben chiari all’ad Paolo De Nadai, che a Business People racconta la propria esperienza da giovane imprenditore, gli sviluppi del proprio sogno e dà anche qualche consiglio ai suoi coetanei. Perché nell’avviare un’impresa l’essere giovani è un vantaggio, ma non basta.

Come nasce l’idea di Scuola Zoo? C’era già un’idea di business?«ScuolaZoo nasce sei anni fa, all’inizio come passatempo. Io e Francesco eravamo studenti universitari e ci piaceva l’idea di creare un punto d’incontro virtuale per noi ragazzi; un “luogo” dove poter condividere le nostre esperienze, principalmente quelle più divertenti! E’ nato così ScuolaZoo, un sito di user generated content. Fin da subito c’è stata l’idea di trasformarlo in un lavoro. Velocemente abbiamo avuto un enorme successo, collaborazioni con brand molto noti e tantissimi fan. Abbiamo realizzato che dovevamo strutturarci diversamente, crescere e diventare un’azienda per poter sfruttare l’occasione che ci era capitata. Oggi abbiamo 30 validissimi collaboratori, con età media 24 anni. Io sono l’amministratore delegato e Francesco il presidente. Siamo completamente assorbiti dalla nostra realtà lavorativa, sempre in cerca di nuove opportunità e cerchiamo di tenerci aggiornati viaggiando molto e confrontandoci con realtà imprenditoriali all’estero».

Come si è strutturata negli anni l’azienda? Vi siete affidati a manager o consulenti esterni?«All’inizio c’eravamo solo io e Francesco, poi le scelte di azionariato esterno sono state pianificate per velocizzare la crescita, acquisire il know how di terzi facendoli entrare nel capitale. La scelta nel 2011 di tornare indipendenti è stata dettata dalla diversificazione che il business ha subito. Sono nate quattro aree ma il partner Triboo dava un apporto solo alla parte dedicata al portale.Oggi abbiamo tre consulenti esterni: uno per la parte di HR, uno per la parte social e portale e uno per la parte viaggi. L’aiuto di un consulente esterno è fondamentale per strutturare una vision di lungo periodo».

Online e sui social network ScuolaZoo presenta numeri di successo; nominata lo scorso marzo da Facebook Marketing come case history di successo, a oggi la pagina fan dell’azienda conta 840 mila utenti, mentre il sito registra ogni mese 2,3 milioni di ragazzi. A livello economico come va? Obiettivi? «Le previsioni di fatturato per l’anno in corso (inteso come scolastico settembre 2012-agosto 2013) sono di 3,7 milioni di euro, in crescita del 54% rispetto all’anno precedente. Il 60% proviene dall’area travel, il resto dalla parte legata alla pubblicità e alle licenze. Il nostro obiettivo sul lungo periodo è diventare un love brand sul target 14-25 anni. Vogliamo diventare leader in Italia e in Europa ed essere gli unici ad “accompagnare” gli studenti sia online, che sui social, che sui banchi di scuola, che nel tempo libero e in vacanza per tutto l’anno».

Che difficoltà avete incontrato nel far nascere e sviluppare la vostra azienda? Quali, invece, i vantaggi?«Una delle difficoltà principali è legala all’accesso ai capitali. Ammetto che noi siamo stati fortunati perché un’azienda internet all’inizio necessita solo di un Pc collegato alla Rete e del tuo tempo. Se l’azienda fosse stata di carattere più “fisico” non avrei avuto i soldi per partire. Altra difficoltà è legata all’accesso ai contatti: in Italia il network è tutto, per iniziare da zero non basta una buona idea. Purtroppo nel nostro Paese mancano gli interlocutori disposti ad ascoltarti.Tra gli aspetti positivi metto in primo piano il fatto di essere giovane; a questa età hai un’energia che il mondo degli adulti ha dimenticato da anni: lavori weekend e sera e quindi sei tre volte più competitivo di una grande azienda che magari ha la tua stessa idea. Posso dire, infatti, che sono diverse le realtà che tentando di copiarci ma sono stati troppo lenti a capire il fenomeno! Altro aspetto positivo è dato dall’attenzione che i media italiani danno alle start-up. E’ facile e bello poter raccontare la propria storia ai mass media. Infine posso dire che non c’è niente di meglio di vedere crescere il proprio sogno».

Ci sono dei consigli che si sente di poter dare a un giovane della sua età, che vuole puntare su un’idea e diventare imprenditore? «Sono lusingato all’idea di poter dare dei consigli ai miei coetanei. Quello che posso fare è suggerire delle semplici regole che possono rendere un progetto vincente: ● Prima di partire trova un paio di amici in gamba con cui farlo, da soli tutto è più difficile; ● Prenditi anche dei mesi, ma studia benissimo il mercato e gli attori del mercato: ascoltare e capire chi già lavora nel tuo settore ti farà evitare un sacco di errori e fatturare i primi ricavi; ● Chiedi alle associazioni che si occupano di start-up di consigliarti il giusto commercialista e avvocato: ahimè in Italia tutto è lento, burocratico e spesso legiferato con norme vecchie di decenni. Se non hai le persone giuste che ti aiutano a “uscirne” rimani bloccato alla prima legge».

IN NUMERI DI SCUOLAZOO

FATTURATO

+54% a 3,7 milioni di euro (Previsioni su anno in corso, settembre 2012-agosto 2013

TEAM

30 collaboratori (età media 24 anni)

AREE DI BUSINESS

Sito ScuolaZoo.com

2,3 milioni di utenti unici al mese – 839 mila fan su Facebook (dati maggio 2013)

ZooCommunication (Social marketing)

Attività di buzz marketing verso un pubblico di 15 milioni di fan su Facebook (dati 2011-2012)

ScuolaZoo Viaggi (Vacanze evento)

19 settimane di eventi organizzati per oltre 10 mila studenti (anno 2012-2013)

Brand licensing

Agenda scolastica: 130 mila copie distribuite in 2.600 cartolerie e in Gdo

Credits Images:

Da sinistra, Paolo De Nadai (25 anni) e Francesco Fusetti (26). Nel 2007 hanno fondato il portale ScuolaZoo.com, oggi guidano l'azienda in qualità di amministratore delegato e presidente