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Che cosa accomuna Urbano Cairo e Sergio Marchionne

I due manager separati dallo 0,1% in vetta alla classifica Reputation Manager: tanti i punti in comune al di là delle differenze

Urbano Cairo si riprende il primo posto della classifica Reputation Manager davanti a Sergio Marchionne. Ma attenzione a separare i due manager c’è appena lo 0,1% di differenza. Segno che tra le tante differenze non mancano i punti in comune tra l’editore e l’a.d. di Fiat Chrysler. Idee chiare, attenzione ai costi, visione, coraggio, voglia di lottare contro lo status quo dei rispettivi mercati. Anche se l’ultimo mese ha premiato Cairo grazie al ritorno in utile di Rcs e al lancio di nuove iniziative come L’Economia e un rinnovato Sette. «La matematica ha premiato Urbano Cairo che guida la classifica, ma in realtà tra lui e Marchionne c’è una convergenza reputazionale, seppure i top manager abbiano strategia e personalità molto diverse» conferma Andrea Barchiesi, Ceo di Reputation Manager.

La classifica Manager nel Web viene realizzata da Reputation Manager prendendo in considerazione quattro macro-aree: l’immagine percepita (ricavata da indicatori come i suggest e le ricerche correlate), la presenza enciclopedica (wiki), la presenza sui canali del Web 1.0 (news e menzioni) e su quelli del Web 2.0 (blog e social network). A premiare Marchionne (75,8 punti) sono stati l’annuncio dell’addio alla direzione di Fca a fine del 2018 come da programmi e la volontà di una fusione con un’altra casa automobilistica.

CHI RINCORRE URBANO CAIRO

Stabile al terzo posto (ma con appena 62,6 punti) c’è Giuseppe Recchi, in leggero calo ma confermato al suo posto dal nuovo piano industriale di Telecom senza tagli occupazionali, ma con investimenti per 4,5 miliardi di euro. In crescita di tre posizioni Claudio Descalzi che sale al quarto posto grazie alla riconferma del mandato in scadenza, ai risultati positivi dell’ultimo anno e alla presentazione del nuovo piano industriale triennale di Eni. Ancor meglio fa Francesco Starace, quindi dopo un balzo di cinque posizioni, grazie anche al nuovo piano strategico per il prossimo triennio di Enel.

Salgono anche Philippe Donnet, a.d di Generali (8), e Roberto Colaninno (15), grazie allo sbarco annunciato di Aprilia in MotoGp e alle celebrazioni per i 130 anni di Piaggio. In calo invece i contenuti su Flavio Cattaneo (-2), Marco Tronchetti Provera (-4), Andrea Bonomi (-5) e Diego della Valle (-2).