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Attualità

Claudia Cardinale, il dolce far niente e le auto, tutto quello che gli inglesi ci invidiano

The Independent ha stilato la classifica delle 15 migliori esportazioni della cultura italiana nel mondo. Tanti i motivi d’orgoglio, ma è ancora, purtroppo, la mafia, uno degli elementi caratterizzanti il nostro paese oltre confine

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L’Italia è nel pieno delle celebrazioni dell’150esimo anniversario della sua Unità. E così anche all’estero, la ricorrenza diventa il pretesto per fare un bilancio sul nostro paese, su quanto l’Italia ha dato al mondo. A stilare una vera e propria classifica delle 15 migliori esportazioni della cultura italiana ci ha pensato The Independent.

In testa alla classifica del quotidiano inglese Claudia Cardinale, l’attrice italiana che, secondo John Walsh (firma del pezzo), più della Loren, della Bellucci o della Lollobrigida, rappresenta l’ideale di bellezza femminile all’italiana.

Al secondo posto “the sweet doing nothing”, Il dolce far niente, quella deliziosa pigrizia che il mondo invidia agli italiani.

Al terzo posto un vero e proprio vanto dell’industria italiana: le Auto. Dalla Fiat alla Lancia, dalla Bugatti all’Alfa Romeo, fino al trio delle meraviglie: Lamborghini, Maserati e Ferrari. Per gli inglesi il rapporto che gli ingegneri italiani hanno con le loro creazioni è una vera e propria “connessione mistica”.

Se al quarto posto troviamo i mitici Gondolieri di Venezia, al quinto The Independent riconosce all’Italia l’enorme pregio dell’invenzione, da parte dell’italianissimo Petrarca, di quel Sonetto a loro tanto caro (vedi Shakespeare).

Dici Italia e pensi al cibo, è questo èun dato; ma a sorprendere questa volta è che nella classifica di Walsh non compaiano né la pasta né la pizza, quando piuttosto il Gelato, indiscutibilmente il “migliore di tutti”.

Il settimo e l’ottavo posto sono riservati a due grandi italiani: Enrico Caruso e Federico Fellini, il primo considerato l’archetipo del tenore all’italiana, il secondo, non solo un semplice regista, quanto un vero e proprio creatore di miti.

Il nono posto è tutto per il Latino, la lingua degli antichi romani che ancora sopravvive in tutto il mondo con innumerevoli espressioni d’uso comune, una lingua che per Walsh è ben lontana dall’essere morta.

Tra tanti motivi di orgoglio, al decimo posto troviamo, invece, una esportazione culturale della quale non possiamo proprio essere fieri: la Mafia. Per il quotidiano inglese l’Italia non ha inventato i gangster quanto piuttosto il concetto di famiglia criminale che poi il film Il Padrino ha reso celebre agli occhi del mondo.

All’undicesimo posto c’è spazio anche per il mito dell’Antica Roma, una potenza capace di creare un impero lungo addirittura 1.200 anni.

Chiudono la classifica una serie di personaggi che sono riusciti a entrare nell’immaginario, non solo italiano, ma mondiale, per le loro capacità peculiari. Dal dodicesimo posto del latin lover per eccellenza Giacomo Casanova, al tredicesimo di quel Dante, più di ogni altro, padre della lingua italiana. Senza dimenticare in penultima posizione Leonardo Da Vinci: “la persona con il talento più grande e vario che sia mai vissuta”.

Chiude la classifica un grande dei nostri giorni, quel Roberto Baggio, inteso come la migliore espressione della “età dell’oro del calcio italiano”, i favolosi anni Novanta.

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Claudia Cardinale