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Costa Concordia, il gigante si è rialzato

Concluse, dopo una lunga giornata, le operazioni per il parbuckling della nave da crociera. Gabrielli: meglio di così non poteva andare. Previsto per la primavera lo spostamento del relitto ormai tornato in asse. Il video

Il suono delle sirene ha salutato questa mattina, intorno alle 4, il ritorno in asse del relitto della Concordia. Il gigante dei mari, piegato su un fianco dal 13 gennaio del 2012 quando un inchino maldestro causò la collisione con una roccia, l’incidente e la morte di 32 persone, è quindi di nuovo in piedi. Per risollevarlo un’operazione mai svolta prima, il parbuckling, che ha permesso di appoggiare il relitto sopra un fondale artificiale appositamente predisposto.

«Meglio di così non poteva andare» hanno detto i tecnici alla fine dei lavori. «Siamo molto soddisfatti perché le sfide si sono realizzate con precisione e correttezza» ha sottolineato il responsabile della Protezione civile Franco Gabrielli aprendo la conferenza stampa di questa mattina all’Isola del Giglio. «Tutta la parte ingegneristica dell’operazione di recupero della Concordia è orgogliosamente italiana», ha aggiunto Gabrielli che poi ha fornito un quadro di quello che succederà. Nei prossimi giorni, appena la nave sarà stabilizzata e messa in sicurezza, inizierà la ricerca dei cadaveri delle due vittime non ancora recuperate della Costa Concordia. Quindi si comincerà il recupero delle casseforti installate nelle cabine passeggeri. Perché la nave possa essere portata via dal Giglio, bisognerà attendere qualche mese, almeno fino alla prossima primavera.

Soddisfatto anche il premier Enrico Letta che telefonando a Gabrielli ha detto «che tutti coloro che stanno lavorando lì sono un grande orgoglio italiano».

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La Costa Concordia tornata in asse dopo le operazioni di parbuckling