Connettiti con noi

Attualità

Forbes racconta i giovani di oggi: tirchi, viaggiatori e hi tech

Ritratto dei Millennials sulla rivista economica: guardano prima al prezzo e poi alla marca, adorano il noleggio e non si separano mai dai loro device

architecture-alternativo

La rivista dei miliardari racconta i giovani d’oggi. Visti come consumatori e non solo da Forbes che tenta di raccontare i Millennials – o generazione Y, insomma i nati dopo il 1980 – attraverso le loro abitudini di consumo.

Qualcuno ha tentato anche di raccontarli come “generazione Ryanair” sottolineando attraverso la parabola dei low cost le abitudini di viaggio di questa categoria di turisti dalla filosofia tutta nuova e dagli orari antimeridiani.

NUOVI CONSUMATORI. «I Millennials stanno cambiando per sempre il modo di usare i soldi», assicura la rivista economia guardando al 202 quando saranno il 25% della popolazione in Italia e il 36% negli Usa. Risparmiosi per non dire avari, sono molto meno attenti alle marche rispetto ai loro predecessori di poco più anziani. Prima il prezzo insomma, da cercare anche attraverso Internet. Perché i Millennials sono naturalmente iperconnessi con i loro inseparabili device hi tech.

In una ricerca Accenture citata, si scopre che negli Usa il 94% degli under 30 utlizza banche online e quasi il 40% farebbe totalmente a meno delle filiali fisiche. Il 66% di loro gestisce i propri introiti fissando un budget di spesa mensile, al contrario dei loro genitori più spendaccioni (solo il 36% degli over 55 lo fa).

SHARING E’ BELLO. Ecco perché solo studiano le abitudini di consumo dei Millennials si spiega il successo della sharing economy: per i giovani di oggi l’importante è usare, non possedere. E allora ecco il trionfo di Uber su soliti taxi, l’affermazione di BlaBlaCar e altri siti di car sharing, case in affitto, couch surfing, coworking e anche crowdfunding per inseguire i propri sogni. Senza dimenticare il mercato dell’usato (44% della popolazione e 18 miliardi di euro di giro d’affari in Italai secondo Doxa).

«È un mondo molto anglofono e molto online. Ma guai a vederci una rivoluzione solo tecnologica», conclude Forbes, «la metamorfosi si vede infatti nel mondo reale almeno quanto su Internet. È così che si vendono sempre meno vestiti di marca e i negozi come H&M e Zara sono sempre affollati».

Credits Images:

© Getty Images