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Attualità

Giustizia, toghe rottamate: nel 2015 pensione per 400 magistrati

Entro l’anno prossimo il settore “ringiovanirà” grazie al decreto Madia, al cambio di guardia della Cassazione e ai vertici dei tribunali di Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. Turnover per altri 900 posti in tre anni.

Apocalisse giudiziaria, anno 2015. I prossimi dodici mesi vedranno infatti un “pensionamento di massa” per la magistratura italiana: 400 toghe si ritireranno in anticipo e altre 900 nel prossimo triennio. Con l’effetto “lifting” del decreto Madia, la Giustizia ringiovanirà liberando circa 1300 incarichi “direttivi e semi direttivi” tra Cassazione e procure.

I posti vacanti saranno riempiti dai sostituti scelti dal nuovo Consiglio superiore della magistratura diretto da Giovanni Legnini.

CAMBIO DI GUARDIA IN CASSAZIONE. La “scossa” inizierà dalla Corte suprema della Cassazione con il ritiro del presidente Giorgio Santacroce e di tutti i presidenti di sezione, come Antonio Esposito, il giudice che nel 2013 ha condannato Silvio Berlusconi. Andranno in pensione anche nomi legati a fatti giudiziari eccellenti come Antonio Marini, avvocato generale della Corte d’appello di Roma e pm del processo Moro; Lucio Di Pietro, procuratore generale di Salerno, pm dell’operazione anticamorra che arrestò Enzo Tortora; Alberto Di Pisa, procuratore di Marsala, uno dei protagonisti del “Corvo di Palermo” nel ’92; Gianfranco Amendola, procuratore di Civitavecchia, pretore-leader dei Verdi che negli anni Settanta è stato impegnato contro i reati ambientali.

CHI VA VIA DALLE PROCURE CHIAVE. Seguiranno la via del pensionamento anche figure di spicco dei tribunali più importanti come Mario Bresciano presidente del tribunale di Roma, e Antonio Bonajuto, presidente della Corte d’appello di Napoli. Ultimo colpi di martelletto anche per Marcello Maddalena, procuratore generale di Torino, e il gruppo milanese composto dal procuratore Edmondo Bruti Liberati, Manlio Claudio Minale (procuratore generale) e Giovanni Canzio (presidente di Corte d’Appello).

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© Andreas Solaro/ Afp/ Getty Images