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Hollande chiede di cambiare la Costituzione: «Siamo in guerra»

Tra i provvedimenti annunciati dal presidente francese per combattere il terrorismo: l’estensione fino a 3 mesi dello stato di emergenza, l’espulsione degli stranieri pericolosi e il potenziamento delle forze dell’ordine

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Il presidente francese François Hollande invoca più poteri per combattere l’Isis. Davanti al Senato e all’Assemblea nazionale riuniti eccezionalmente a Versailles in seduta comune, ha annunciato la volontà di cambiare gli articoli 16 e 36 della Costituzione, rispettivamente dedicati ai pieni poteri del presidente e allo stato di assedio. A oggi infatti la Carta prevede che quando si proclama lo stato di emergenza i poteri passino alle autorità militari: un trasferimento che il presidente vorrebbe abolire. «Dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra», spiega.

LE PROPOSTE. Affinché la riforma costituzionale venga approvata, Hollande avrà però bisogno della maggioranza di tre quinti del parlamento. Ma questa non è l’unica proposta avanzata dal presidente. Hollande ha infatti annunciato un progetto di legge per prolungare lo stato di emergenza dagli attuali 12 giorni a «fino a tre mesi»: questo darebbe la possibilità di procedere con i domiciliari e con le perquisizioni amministrative svoltesi in tutta la Francia all’indomani degli attacchi. E ancora: Hollande punta a ottenere la privazione della nazionalità per qualsiasi cittadino, anche nato in Francia, che sia stato condannato per minaccia agli interessi fondamentali della nazione o per atti di terrorismo. Contestualmente vorrebbe anche prevedere l’espulsione degli stranieri pericolosi e i domiciliari per tutti coloro che tornano in patria da Siria o Iraq.

NUOVE SPESE. «La Francia deve espellere più rapidamente gli stranieri che pongono un rischio serio per la pubblica sicurezza e deve poter impedire a una persona con doppia cittadinanza di tornare sul nostro territorio se rappresenta un rischio terroristico, a meno che non accetti di sottoporsi a controlli drastici», chiarisce Hollande. Al contempo, Hollande vorrebbe potenziare le forze dell’ordine: da qui la possibilità di nuovi 5 mila posti in polizia e gendarmeria, a cui si aggiungerebbero altri 2.500 nella giustizia e altri mille nella guardia di frontiera. In materia di politica estera, invece, Hollande porta avanti la linea di attacco contro la Siria, annunciando altri bombardamenti.

IL VERTICE. Inoltre, nei prossimi giorni il presidente incontrerà il presidente americano Obama e il presidente russo Putin: l’ambizione è di dare vita a una coalizione unica contro lo Stato Islamico. «Il terrorismo non distruggerà la Repubblica perché la Repubblica distruggerà il terrorismo», spiega Hollande. «Volevano uccidere la Francia che ama la vita, lo sport, la festa. Volevano uccidere la gioventù. Ma i loro crimini rafforzano la nostra determinazione a distruggerli».

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Il discorso di Hollande a Versailles © Getty Images