Il mito del Titanic a un secolo dal naufragio

Dall’Europa agli States, da Internet al cinema, tutti gli eventi organizzati per commemorare il centenario della tragedia

Il mito della più grande nave passeggeri d’inizio ‘900, colata a picco durante il viaggio inaugurale, non cessa di suggestionare il pubblico, nonostante sia trascorso ormai un secolo dall’incidente. Il naufragio del Titanic nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 suscitò grande emozione innanzi tutto a causa dell’immane portata della tragedia (1.523 vittime su un totale di 2.223 passeggeri), ma anche perché il transatlantico fu presentato come un autentico prodigio tecnologico. Il fiore all’occhiello della compagnia britannica White Star non faticò a guadagnarsi l’appellativo di “inaffondabile”, termine che aggiungeva un significativo dettaglio all’universo immaginario che il nome “Titanic” di per se stesso era in grado di evocare. Una nave lunga 269 metri e larga 28, alla cui costruzione, avviata nel 1909 e conclusa in tempi da record nei cantieri Harland and Wolff di Belfast, lavorarono ben 14 mila operai.L’episodio del naufragio ha segnato in modo indelebile la memoria collettiva ed ha ispirato ben 17 film, il più celebre dei quali è senz’altro quello di James Cameron del 1997, con una giovanissima Kate Winslet e Leonardo Di Caprio.

Photogallery: il naufragio del Titanic in 10 foto CinemaLa carrellata di celebrazioni parte quindi proprio dalle sale cinematografiche che, in questi giorni, ripropongono il film Titanic in versione 3D, per riconquistare il pubblico che apprezzò a suo tempo la storia d’amore tra la ricca Rose e l’artista girovago Jack. Gli incassi della versione tridimensionale di Titanic, seppur apprezzato, pare non abbiano bissato lo straordinario successo ai botteghini, riscosso dall’originale.

Dal grande schermo alla TvLe celebrazioni commemorative coinvolgono anche il piccolo schermo, con ben due miniserie che vedranno protagonista il transatlantico. La prima, di produzione inglese, in onda per la prima volta dal 12 al 15 aprile in Inghilterra sulla Itv e in America sulla Abc. La sceneggiatura è stata scritta da Julian Fellowes, reduce dal successo agli Emmy Awards per Downtown Abbey. L’altra miniserie, invece, è una produzione internazionale, caratterizzata da una forte presenza italiana, che sarà distribuita dalla Rai a partire dal 22 aprile per sei serate e vedrà tra le protagoniste l’attrice Alessandra Mastronardi, molto amata dal pubblico per la sua interpretazione nel telefilm I Cesaroni. La storia avrà un taglio piuttosto originale in quanto sarà ambientata nei cantieri di Harland and Wolff durante la realizzazione del transatlantico. Questa soluzione dovrebbe evitare di incorrere nell’effetto “minestra riscaldata”, visto che il dramma del naufragio è stato ormai rivisitato in tutti i modi possibili ed immaginabili.

I documentariLa National Geographic Society e National Geographic Channel hanno realizzato due diversi documentari sul tema Titanic, in onda sul canale tematico di National Geographic e su Sky. Il primo si intitola Titanic: the final word with James Cameron. Si tratta di una vera e propria indagine in cui si valutano, in collaborazione con il regista americano, tutte le possibili cause dell’affondamento del transatlantico. Il secondo, invece, ripercorre il viaggio del Titanic raccontato da Robert Ballard, l’uomo che nel 1985 scoprì il relitto della nave.

Il sito UnescoA proposito di relitto: il centenario dell’affondamento passa anche per i fondali dell’Atlantico, a largo di Terranova, dove giacciono i resti della nave. A causa della posizione del sito, nessuno Stato può rivendicare giurisdizione su di esso. Così è maturata la decisione di inserire il relitto nella Convenzione dell’Unesco per la tutela del patrimonio culturale subacqueo, a partire dal prossimo 15 di aprile.

L’astaI cimeli provenienti dal Titanic godono di enorme prestigio tra i collezionisti, spesso disposti a spendere cifre folli per aggiudicarsi qualche pezzo da museo. Solo nel mese di gennaio sono stati battuti all’asta ben 5 mila oggetti. All’inizio del mese di aprile la nota casa d’aste britannica Henry Aldridge and Sons ha venduto per la cifra di 91 mila euro il menù dell’ultima cena servita a bordo della nave. Il cimelio era di proprietà di una signora americana, tale Ruth Dodge, sopravvissuta all’affondamento insieme al marito e al figlio.

Il quartiere a temaLa dedica più accorata al Titanic arriva da Belfast. La città che ha dato i natali al transatlantico era uno dei porti più dinamici del mondo, all’inizio del secolo scorso. Nell’area in cui sorgeva il cantiere Harland and Wolff dove fu costruito il Titanic, è stato edificato il complesso Titanic Belfast, con l’obiettivo di creare sulle ceneri di un mito dell’industria nautica un polo di interesse turistico nell’Irlanda del Nord.

I museiL’edificio principale del nuovo quartiere di Belfast è il museo Titanic Belfast Experience, che con la sua caratteristica forma di stella richiama il simbolo della compagnia White Star, le cui punte ricordano vagamente la prua della nave. Il museo ripercorre per intero la breve storia del Titanic, offrendo ai turisti l’emozione di visitare i sontuosi ambienti della prima classe, il cantiere, i progetti e le carte processuali. In occasione del centenario, dal 7 al 14 aprile, un favoloso spettacolo di luci ha illuminato il Titanic Belfast.Ma la febbre del Titanic è un fenomeno internazionale e se da Belfast ci spostiamo a Southampton, la città britannica da cui iniziò il viaggio del Titanic, scopriamo che esattamente cento anni dopo a partenza del Titanic, il 10 aprile 2012, un altro museo ha aperto i battenti. Si tratta del Seacity Museum, che racconta il profondo legame che la cittadina di Southampton ha stretto nei secoli con il mare ed accoglie al suo interno un modello interattivo del Titanic.Nel museo di Cherbourg, la città della Normandia in cui la nave fece tappa prima di far rotta verso l’America, è stata allestita una mostra, aperta al pubblico dal 6 aprile. Oltreoceano, poi, si susseguiranno manifestazioni interessanti, come l’inaugurazione di una mostra permanente che avrà per oggetto il transatlantico della White Star, ospitata dal museo marittimo di Halifax in Canada o l’iniziativa sposata dal museo del Titanic del Tennessee e da quello del Missouri, che prevede il lancio in mare, sul luogo della tragedia, di un milione e mezzo di petali di rosa.

La crocieraDalle visite virtuali al viaggio commemorativo il passo è breve: infatti non poteva mancare alla carrellata di eventi la Titanic Memorial Cruise, partita lo scorso 8 aprile proprio da Southampton e… (leggi: “La maledizione del Titanic si abbatte sulla crociera commemorativa)

I social networkLa casa editrice inglese History Press ha creato un account speciale su Twitter, @TitanicRealTime, per ripercorrere minuto per minuto il fatale viaggio del Titanic. L’iniziativa, ispirata ad un analogo esperimento relativo ai fatti del secondo conflitto mondiale, ha avuto inizio lo scorso 10 marzo. Attraverso questo “diario di bordo” – dedicato a chi per mare non ci va, ma è aduso alla navigazione in rete – è possibile rivivere il dramma del naufragio in maniera coerente rispetto alla realtà storica degli avvenimenti . Grazie a speciali hashtag (#captain, #officer, #crew, #engineering), inseriti prima di ogni messaggio, è possibile individuare di volta in volta la fonte degli aggiornamenti.

Insomma, il centenario del naufragio ha messo in moto una macchina commerciale di proporzioni non certo inferiori a quelle del Titanic e che, fino a questo momento, sembra stia riscuotendo un largo consenso.

Resta sempre aggiornato con il nuovo canale Whatsapp di Business People
© Riproduzione riservata