Merkel, sì a un patto di stabilità più flessibile

La cancelliera tedesca, simbolo dell’austerità, sarebbe disponibile a concedere ai Paesi in difficoltà più tempo per sanare i bilanci

Apertura a sorpresa di Angela Merkel: per la prima volta da quando imperversa la crisi economica, la cancelliera tedesca, paladina dell’austerità, si è detta disposta a contemplare un uso “flessibile” del Patto di Stabilità. Ovviamente bisognerà “verificare caso per caso” e il rispetto del patto non è in alcun modo messo in discussione. La stessa apertura tedesca, annunciata dalla Merkel tramite il suo portavoce Steffen Seibert, si appoggerebbe infatti a una clausola per gli investimenti secondo la quale i paesi con deficit inferiore al 3% del Pil possono deviare temporaneamente dalla politica di consolidamento per realizzare investimenti pubblici che favoriscano il rilancio dell’economia. Berlino dunque sarebbe disponibile ad accettare deroghe temporali ai vincoli del patto e di crescita: «Un prolungamento delle scadenze» di rientro «è possibile ed è già stato usato» annuncia Seibert.

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