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Attualità

Proxima b, un pianeta abitabile a quattro anni luce dalla Terra

Orbita intorno a Proxima Centauri, la stella più vicina a noi: a scoprirlo il progetto Pale Red Dot

Quattro anni luce ci separano da Proxima b, il pianeta potenzialmente abitabile più vicino a noi. Il corpo celeste gravita intorno a Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra, e la temperatura del suo suolo consentirebbe la presenza di acqua allo stato liquido.

UN PIANETA ABITABILE. A compiere l’affascinante scoperta è stato un team di astronomi del Pale Red Dot, una campagna di osservazione dello spazio attuatasi durante i primi mesi del 2016; pubblicata su Nature, la rivelazione verrà presentata al quartier generale dell’Osservatorio Australe Europeo (ESO), a Monaco di Baviera. L’identificazione di Proxima b ha un significato molto importante per l’osservazione del cosmo e la ricerca di pianeti affini alla Terra: infatti, le somiglianze tra questo mondo e il nostro potrebbero essere molte, e la relativa vicinanza potrebbe rendere l’esopianeta una concreta meta per un viaggio interstellare, e un potenziale bacino per la ricerca di vita extraterrestre.

PROXIMA CENTAURI. Proxima Centauri è una piccola nana rossa che si trova nei pressi di Alfa Centauri, e non è visibile ad occhio nudo; tuttavia, la sua vicinanza alla Terra la rende un obiettivo interessante per gli astronomi, sempre alla ricerca di nuovi corpi celesti: per questo la stella è stata messa al centro di Pale Red Dot (Pallido Punto Rosso), ricerca coordinata da Guillem Anglada-Escudé della Queen Mary University di Londra. Il nome del progetto deriva da “pale blue dot”, pallido punto azzurro, come l’astronomo americano Carl Sagan definì la Terra vista dallo spazio. La ricerca si è svolta monitorando ogni perturbazione nello spazio intorno a Proxima Centauri, osservando quelle che alteravano periodicamente il moto della stella. Tali alterazioni si registrano sotto forma di cambiamenti nella luminosità dell’astro, che però sono piuttosto tipici nelle nane rosse; per questo è servito un programma di osservazione ad hoc come Pale Red Dot, che ha registrato variazioni significative e coerenti, portando infine alla scoperta di Proxima b.

PROXIMA B. Proxima b ha una massa superiore del 30% rispetto alla Terra, e si trova a 7 milioni di chilometri dalla sua stella; è dunque molto vicino a Proxima Centauri, e compie un’orbita completa in appena 11 giorni. Tuttavia, la prossimità con l’astro non rende rovente la superficie del pianeta, perché la luce di Proxima Centauri, una nana rossa, è decisamente più debole di quella del Sole: ciò consentirebbe il mantenimento, sul corpo celeste, di una temperatura mite, tale da permettere perfino la conservazione dell’acqua allo stato liquido sul suolo. Il pianeta sarebbe così collocabile nella fascia di abitabilità per la razza umana; tuttavia, le differenze rispetto alla Terra permangono: la particolare illuminazione subita da Proxima b, infatti, impedirebbe ad esempio l’attuarsi di veri e propri ritmi stagionali.